Oltre a diminuire il numero delle auto sulle strade imolesi, il progetto si propone anche di “andare incontro ai bisogni dei territori più periferici sui quali il trasporto pubblico locale non riesce a rispondere alle esigenze reali delle persone, in particolare quelle con maggiori fragilità, tema emerso anche nel percorso partecipativo del Pug (Piano urbanistico generale).
CronacaBla bla car di Imola: come funziona