REDAZIONE IMOLA

Sangue, meno donazioni. L’allarme dell’Avis:: "Dov’è la solidarietà?"

Numeri in calo costante. L’associazione: "Chiediamo ai giovani di iniziare. A Imola non c’è carenza, ma ci domandiamo dov’è finito l’altruismo".

Sangue, meno donazioni. L’allarme dell’Avis:: "Dov’è la solidarietà?"

Numeri negativi per l’Avis imolese. I donatori di sangue, nell’anno che si è appena concluso, sono scesi di 128 unità: erano 5.382 a fine 2022, ora sono a 5.284. Segni meno per tutte le fasce di età tranne quella tra i 26 e i 35 anni, che fa registrare un +24. In parallelo, pressoché inevitabile la flessione anche nel totale delle donazioni, che calano da 10.813 a 10.659 nel giro di dodici mesi (-154).

"Abbiamo bisogno di nuovi donatori e chiediamo ai giovani di iniziare un percorso di solidarietà attiva – è l’appello di Paolo Monti, presidente dell’Avis di Imola –. La diminuzione è iniziata nel 2019 e continua inesorabilmente. Abbiamo dato la motivazione al Covid, i cui effetti si fanno ancora sentire, ma ci chiediamo anche dov’è lo spirito di altruismo e solidarietà che ha sempre distinto la popolazione imolese. Come realtà cittadina non abbiamo carenza di sangue, anzi lo doniamo ad altre città; ma non dobbiamo mai abbassare la guardia".

Va ricordato che donare sangue è un gesto lodevole verso gli altri, ma anche buono per se stessi. Permette, infatti, di controllare la propria salute e stimola, nella gran parte dei casi, una scelta di comportamenti sani nella vita di tutti i giorni.

Un bisogno di sangue e dei suoi derivati che è aumentato notevolmente negli ultimi anni, sia per le caratteristiche più innovative dei trattamenti clinici, sia per il progressivo invecchiamento della popolazione. Il sangue è utile, ad esempio, in occasione di interventi chirurgici, per trattamenti antitumorale, per pazienti affetti da talassemia ma anche per trattare la leucemia o le insufficienze renali croniche. Donare il plasma, la parte liquida del sangue, serve anche a produrre medicinali plasmaderivati come l’albumina o le immunoglobuline, utilizzati per diverse terapie gratuite e salvavita, da quelle per le malattie del fegato, fino ai trattamenti antitetano.E se si è donatori, o se si vuole diventarlo, bisogna stare tranquilli. "Il sistema sangue funziona ed è sicuro – ricorda Monti -, sia per chi dona sia per chi riceve grazie all’utilità della prima donazione differita, cioè il doppio step per i nuovi donatori e per coloro che non donano da oltre due anni, che prima di donare devono fare gli esami di accertamento di idoneità. È un doppio controllo, una garanzia in più. Il secondo punto riguarda il ruolo delle associazioni, che hanno il compito di dare informazioni precise e puntuali per rendere il donatore ancor più consapevole".

Attualmente è possibile donare dai 18 ai 68 anni e bisogna essere in buone condizioni di salute, con un peso minimo di 50 kg e una normale dotazione di sangue. Per il resto è necessario rispettare alcuni parametri facilmente misurabili attraverso le analisi del sangue. È possibile prenotare la propria donazione telefonando al numero 0542 32158, dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30 oppure tramite il sito web o utilizzando l’App.

Da sottolineare infine le aperture straordinarie del centro raccolta sangue (padiglione 6 ospedale vecchio) per il 2024: ogni seconda domenica del mese. Prossimo appuntamento 11 febbraio dalle 7.30 alle 12.