Rissa dopo la partita, aggredito un genitore

Dopo il match amichevole tra Bubano e Frugesport, rotto il naso a un papà Le due società unanimi assicurano: “Qui il calcio non c’entra”. Nella notte un 17enne pestato da coetanei: il ragazzo era estraneo agli screzi sul campo da gioco

Una partita di calcio giovanile (foto d’archivio)

Una partita di calcio giovanile (foto d’archivio)

Imola, 3 settembre 2024 – Continua l’indagine dei carabinieri sulla spedizione punitiva che ha portato a due risse distinte avvenute nella notte tra sabato e domenica a Bagnara di Romagna, culminate con un diciassettenne imolese finito in ospedale.

Questo episodio sembra essere il seguito di una partita di calcio del pomeriggio tra le squadre Juniores del Placci Bubano e del Frugesport.

Secondo quanto riferito dai dirigenti del Fruges Sport, durante il pomeriggio si era già verificato un episodio di violenza che ha visto coinvolto un genitore. Il vicepresidente del Frugesport, Lorenzo Folli, definisce meglio i contorni dell’accaduto: “Io non ero presente ai fatti, mi sono stati riferiti. Parlerò stasera (ieri; ndr) con i ragazzi per capire meglio cosa è successo, ma posso affermare con certezza che quanto accaduto non ha nulla a che vedere con il calcio e sono fatti da condannare con fermezza”.

Durante l’amichevole tra le due squadre, a un certo punto, ci sono stati momenti di tensione che hanno portato all’interruzione del match.

Sembrava che tutto fosse risolto, ma, successivamente, si è verificato un nuovo episodio di violenza. Dopo la partita un giocatore del Bubano avrebbe aggredito un avversario del Frugesport, provocando l’intervento del genitore di quest’ultimo nel tentativo di separare i ragazzi.

Questo genitore è stato aggredito a sua volta da altri, finendo in ospedale con il naso rotto. Il vicepresidente Folli aggiunge che, nonostante gli sforzi di entrambi i club per riportare la calma, i fatti sono degenerati. Ha concluso ribadendo che l’episodio non è legato al calcio, bensì ad altri motivi, e che deve essere condannato senza riserve: “Lavoriamo con questi ragazzi da poche settimana, nelle due precedenti amichevoli non era successo nulla del genere. Per questo penso che quanto accaduto sia slegato dal calcio. Dopo di che, per la nostra società è impossibile controllare questi ragazzi anche fuori dal campo”. Stessa linea di Leo Panizza, vicepresidente del Placci Bubano che assicura che i fatti di campo non c’entrano:

“Sono ragazzini che abitano nel raggio di pochi chilometri – dice –, si conoscono. Evidentemente c’erano fatti precedenti, quanto successo in campo potrebbe essere stato la scintilla. Non c’è nulla di sportivo”.

Si è parlato di tensioni in campo: “Io non ero presente ma ci sono state le solite discussioni, niente di particolare – assicura –. L’allenatore parlerà stasera coi ragazzi (ieri, ndr) e non è escluso che ci siano provvedimenti nei confronti di chi ha alzato la tensione, perché non deve succedere”.

Peraltro, il ragazzo rimasto ferito a Bagnara non sarebbe stato fra i protagonisti di tensioni in campo: “Noi facciamo la nostra parte. La nostra società sta crescendo – conclude Panizza – e non può essere associata a un certo tipo di comportamenti in campo. Fuori dal campo saranno le forze dell’ordine a stabilire quanto accaduto”.