di Enrico AgnessiUn progetto da 478mila euro per il rilancio del parco delle Acque minerali. È quello attraverso il quale il Comune parteciperà al bando regionale (fondi europei) ‘Rigenerazione urbana 2024’. La Giunta ha infatti approvato il documento di fattibilità del piano di riqualificazione dell’area verde, dal titolo ‘Acqua-e/Vivaio creativo’, che prevede in particolare la riattivazione degli immobili ex casa del custode ed ex vivaio municipale.
"A partire dal 2021 il Comune ha intrapreso una serie di azioni con l’obiettivo di rigenerare e valorizzare il parco delle Acque Minerali – si legge nella delibera di Giunta che dà il via libera all’operazione –. In particolare, sono stati fatti interventi volti a rifunzionalizzare i percorsi, sostituire le passerelle ciclopedonali inagibili e inaccessibili, ripristinare la rete di gestione e smaltimento delle acque meteoriche superficiali, le staccionate ammalorate e le scale di risalita al Monte Castellaccio. Si è intervenuti anche nelle aree attrezzate, rigenerando l’area giochi e inserendo una palestra all’aperto accessibile, molto utilizzata da tutte le fasce d’età, a partire dai giovani agli anziani".
I problemi però, come confermano i numerosi episodi di degrado dei quali è stata teatro negli ultimi mesi l’area verde, sono tutt’altro che risolti. Per stessa ammissione della Giunta, ad oggi "permane una criticità relativa al fatto che il parco è accessibile 24 ore su 24 e negli ultimi anni, a causa anche di un sistema di illuminazione datato e insufficiente, le persone registrano una percezione di insicurezza, in particolare ragazze e donne adulte".
In questo senso, oltre ai vandalismi sugli arredi urbani, da ricordare anche il caso di atti osceni di qualche tempo fa ai danni di una frequentatrice del parco.
"Permane una carenza di servizi e spazi al chiuso che permetterebbero di ampliare l’utilizzo del parco e ne costituirebbero un presidio naturale anche nelle fasce serali", è la linea del Comune. Da qui l’esigenza di "rigenerare l’area verde e gli immobili esistenti ex casa del custode ed ex vivaio comunale", spiegano sempre dal Municipio.
Tra gli obiettivi della riqualificazione della zona, che era stata messa a bando alcuni anni fa senza successo dalla precedente Giunta, c’è quello di "potenziare e sviluppare i servizi e le attività didattico-educative per diffondere una sensibilità ecologica e ambientale e per stimolare una fruizione corretta e consapevole del parco" con il coinvolgimento di bambini, studenti universitari e lavoratori in smart-working.
Il tutto lavorando sugli immobili esistenti, "efficientandoli dal punto di vista energetico – spiegano dalla Giunta – e implementando sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili". E ancora, ampliando i confini del parco acquisendo un’area privata (il Comune ha già stanziato 240mila euro a questo scopo) e potenziando il sistema di illuminazione pubblica dell’area, "così da implementare la percezione di sicurezza", concludono dalla Giunta, rimarcando come la sostituzione dei punti luce in corso ormai da mesi in città preveda un investimento di quasi 140mila euro per le Acque minerali.