Raddoppio ferrovia,. Confagricoltura apre. Nasce ’No viadotto’

L'ampliamento della ferrovia a Bologna divide residenti e agricoltori: i primi si oppongono al progetto, i secondi aprono a soluzioni alternative proposte da Rfi.

Raddoppio ferrovia,. Confagricoltura apre. Nasce ’No  viadotto’

Raddoppio ferrovia,. Confagricoltura apre. Nasce ’No viadotto’

L’ampliamento della ferrovia rischia sempre più di spaccare la città. Da un lato, i residenti di Chiusura, San Prospero, Ortodonico e Casola Canina ribadiscono il loro ‘no’ al progetto anche nella sua versione in affiancamento alla linea storica (e dunque lontana dalle frazioni). Dall’altro, Confagricoltura Bologna che invece apre all’ipotesi alternativa avanzata nei giorni scorsi da Rfi.

Il gruppo di residenti che nei giorni scorsi ha depositato oltre duemila firme in Comune dà vita al comitato ‘No viadotto’, contrario appunto al fatto che la nuova opera verrebbe realizzata (per motivi di rischio idraulico, secondo Rfi) sempre utilizzando una sopraelevata alta una decina di metri.

"Dobbiamo mantenere alta la guardia ed evitare di trasformare questo conflitto innescato da Rfi in una guerra fra poveri: da un lato gli agricoltori che difendono il loro campi, dall’altro i cittadini che difendono le loro case – avverte il portavoce Armando Martignani –. Ferma la nostra convinzione di favorire il percorso in affiancamento all’attuale linea ferroviaria, si prendano in considerazione alternative di percorso misto per bypassare Imola attraverso un tunnel sotterraneo. Costerà certamente di più, ma è l’unica soluzione in grado di evitare eco-mostri e lacerare comunità".

Confagricoltura Bologna, per bocca del presidente Davide Venturi (nella foto), afferma però che un tracciato parallelo alla linea ferroviaria, "pur con tutte le complessità da affrontare, possa rappresentare una soluzione affrontabile". Per questo motivo "siamo a disposizione dei soggetti istituzionali coinvolti – conclude Venturi – per rappresentare le esigenze del mondo agricolo, che necessiterà di importanti indennizzi per le conseguenze a cui andrà inevitabilmente incontro".