"Raddoppio della ferrovia. Il Comitato ha ragione. Sindaci tenuti all’oscuro"

Isabella Conti, candidata del Pd alle elezioni regionali, si unisce al comitato No Viadotto per chiedere il posticipo delle osservazioni sul progetto ferroviario, criticando il viceministro Bignami.

"Raddoppio della ferrovia. Il Comitato ha ragione. Sindaci tenuti all’oscuro"

Isabella Conti, candidata del Pd alle elezioni regionali, si unisce al comitato No Viadotto per chiedere il posticipo delle osservazioni sul progetto ferroviario, criticando il viceministro Bignami.

C’era anche Isabella Conti (foto), ex sindaca di San Lazzaro di Savena oggi candidata del Pd alle elezioni regionali del 17-18 novembre, all’incontro con il comitato No Viadotto al quale, l’altra sera, hanno partecipato una cinquantina di persone per discutere del contestato progetto di ampliamento della ferrovia. Presenti pure due referenti di Legambiente e la civica Carmen Cappello. Tutti d’accordo su un punto: posticipare il termine per presentare le osservazioni, attualmente fissato al 4 novembre, perché un tale piano "non può essere discusso senza la Regione".

In particolare, Conti ha esaltato il lavoro del comitato, che ormai da mesi contesta la costruzione di un viadotto per portare avanti l’opera e auspica invece di realizzarla attraverso un tunnel sotterraneo. "Ha fatto il lavoro che avrebbero dovuto fare i Comuni se fossero stati coinvolti nella fase preliminare di dibattito – afferma la candidata dem –. In un mondo normale non dovrebbero essere i cittadini a spiegare come fare l’interramento, ma quando ci è stato presentato il progetto noi sindaci eravamo a fine mandato. Hanno iniziato il dibattito pubblico durante il cambio della guardia e in pieno silenzio elettorale, non abbiamo potuto segnalare il nostro dissenso".

Da qui la richiesta di più tempo. "Bisogna assolutamente chiedere che si slitti almeno di quattro mesi il momento in cui si raccolgono tutti i contributi – avverte Conti –. Non è possibile che si pensi ad arrivare a stabilire un progetto di tale portata senza istituzioni. Bisogna fare una battaglia condivisa".

Poi l’attacco al viceministro Galeazzo Bignami, che, l’altro giorno, al Carlino ha contestato a sua volta l’atteggiamento degli amministratori locali. "Sarebbe bello che fosse super partes – conclude Conti –, ma quando dichiara che noi sindaci eravamo al corrente del progetto insinuando la nostra malafede io non posso non pensare che sia un atto di una scorrettezza inaudita".

e. a.