MATTIA GRANDI
Cronaca

Raccolta fondi per Ale Vitiello: "Riuscirò a tornare in piedi"

Il ragazzo è in carrozzella dopo un incidente. Riabilitazione a Montecatone e ora il sogno di diventare azzurro di nuoto paralimpico

Alessandro Vitiello con la fidanzata Emma

Alessandro Vitiello con la fidanzata Emma

Imola, 10 ottobre 2022 - "Aiutiamo Ale per tornare a camminare". Si chiama così la raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe che l’imolese d’adozione Alessandro Vitiello, ma col cuore da partenopeo verace, ha fatto partire qualche giorno fa. L’obiettivo? Raccogliere 100mila euro per un percorso di riabilitazione intensa, continuativa e personalizzata all’interno del noto centro Giusti di Firenze. Una clinica privata che lo ha già reputato idoneo per il recupero degli schemi motori di base. Ma anche per il potenziamento della muscolatura del tronco e del bacino oltre al reclutamento della massa degli arti inferiori e l’assunzione di varie posture. Tra queste pure quella eretta, statica e dinamica.

"Ho 22 anni e il 10 agosto del 2021 ho avuto un incidente in moto che ha stravolto la mia vita – racconta Vitiello –. Abitavo a Pompei e, per andare al lavoro in un ristorante di Praiano, utilizzavo spesso il motorino. Quel giorno, appena imboccata una galleria, ho perso il controllo del mezzo e sono scivolato su una macchia d’olio presente sull’asfalto". Un impatto devastante. "L’esplosione delle vertebre e una compressione polmonare – racconta –. Tutto ciò ha causato una lesione midollare incompleta che mi ha fatto perdere l’uso delle gambe. Ho lottato tra la vita e la morte, ma non ho mai mollato. Undici ore e mezzo in sala operatoria per sopravvivere".

Poi la lunga riabilitazione. Dieci mesi in gran parte passati al Montecatone Rehabilitation Institute. Sulle colline imolesi. "Un’eccellenza. Mi hanno insegnato a gestire la mia nuova realtà con quella terapia occupazionale incentrata sull’uso della sedia a rotelle nel quotidiano – sottolinea Vitiello –. Dopo 6 mesi di degenza ho subito però un altro intervento che mi ha fatto regredire, tra perdita di peso e di massa muscolare".

Ma Imola, la città nella quale ora abita, era nel suo destino. "Ho conosciuto qui la mia fidanzata Emma (che ha svolto un periodo come volontaria a Montecatone, ndr) e nelle vasche della piscina Ruggi ho riscoperto la passione per uno sport – riavvolge il nastro della memoria il giovane -. Col nuoto dimentico tutte le difficoltà e i problemi. Quando sono in acqua mi sento come tutte le altre persone". E va pure forte: "Sto aspettando da un momento all’altro la chiamata della Federazione Italiana Nuoto Paralimpico – svela Vitiello –. Mi hanno notato durante gli allenamenti riabilitativi e adesso sogno un futuro con i colori della Nazionale. Occorreranno due o tre anni di grandi sacrifici. Mi preparerò nelle piscine della zona e sarò tesserato per la regione Emilia-Romagna. Imola è una città super vivibile anche per chi è costretto in carrozzina".

Senza perdere la fiducia nel completo recupero. "Un percorso in una struttura privata molto costosa. Cercheranno di attivarmi e risvegliarmi ogni singolo nervo tranciato dall’incidente – analizza –. È dura chiedere aiuto per uno come me che si è sempre arrangiato. Le spese, però, sono davvero alte. Mi sento comunque fortunato perché potevo non essere qui. Tenterò il tutto per tutto. Voglio dare speranza anche ad altri ragazzi che hanno subito le stesse lesioni".

La raccolta fondi ha già superato quota 32mila euro. Tra i sostenitori c’è il consigliere comunale Antonio Ussia, sempre attento alle iniziative benefiche: "Vitiello è un lottatore e metterò all’asta qualche cimelio sportivo per aiutarlo – promette –. Invito tutti gli imolesi ad effettuare una piccola donazione su GoFundMe per trasformare il suo sogno in realtà".