"Educare le nuove generazioni al rispetto e alla valorizzazione delle differenze e della parità di genere in termini di linguaggio, espressioni e atteggiamenti". Su queste basi nasce la quarta edizione della rassegna ‘Questioni di genere’, proposta dal Comune in collaborazione con il Ceas (Centro educazione alla sostenibilità), il patrocinio della commissione Pari opportunità del Municipio e il supporto della libreria ‘Il Mosaico’. L’evento coinvolgerà le scuole imolesi di ogni ordine e grado, e tutta la cittadinanza, tra novembre e dicembre. In programma laboratori per i più piccoli, spettacoli teatrali e di danza, incontri a tema. Si parte il primo novembre con l’avvio de ‘Il Pozzo dei desideri’, laboratorio teatrale rivolto alle classi quinte della scuola primaria (ex elementari).
"Un incontro pratico per mettere in contatto i e le partecipanti con i propri desideri – spiegano gli organizzatori –. Attraverso un breve percorso guidato che utilizza elementi del training teatrale si lavorerà sul gruppo e sulla fiducia reciproca, per arrivare a un momento di espressione corporea sia individuale che corale volta a rappresentare attraverso il movimento il desiderio di ognuno. Ci sono molti modi per esprimere un desiderio, insieme ne creeremo uno tutto nostro, per prendercene cura e poi lasciarlo andare".
Il laboratorio è a cura di Emanuela Petralli è socia fondatrice della Compagnia teatrale Officine Duende, attrice e regista della stessa con all’attivo diverse produzioni di teatro di strada e di teatro di figura (Premio ‘Cantieri di strada’ 2009).
"Questioni di Genere è una rassegna che rappresenta una delle azioni cardine dell’assessorato e della commissione Pari opportunità del Comune con l’obiettivo di educare al rispetto e alla valorizzazione delle differenze – spiega l’assessora Elisa Spada –. Quest’anno, data la concomitanza con le celebrazioni dell’80esimo anniversario della Liberazione, abbiamo scelto di inserire nel programma delle proposte che facessero comprendere le conquiste, in termini di diritti, che le donne hanno raggiunto grazie al loro impegno consapevole nella Resistenza, diritti che non bisogna mai dare per scontati e ai partire dai quali continuare un percorso per una piena parità".