Matteo
Montanari*
Prosegue l’impegno del nostro Paese davanti alla grande sfida del PNRR. In questi giorni è stato confermato che l’Italia è lo Stato più avanti in Europa nella realizzazione degli interventi, avendo già completato il 17% degli obiettivi; 55 quelli raggiunti a fine 2022, 96 programmati per il 2023. Ma soprattutto l’anno in corso sarà il vero banco di prova per i Comuni che, nonostante la burocrazia imperante, dovranno dimostrare di saper spendere i fondi europei, pubblicando bandi e aprendo cantieri. E qui, ancora una volta, una mole tanto importante di fondi da spendere velocemente rischia di ampliare maggiormente il divario già presente tra le aree più avanzate e quelle più fragili d’Italia. Esattamente il contrario delle premesse iniziali del piano. Il Comune di Medicina ha già inserito nel proprio programma delle opere pubbliche circa 7 milioni di lavori finanziati dal PNRR e nei prossimi mesi saranno assegnati tramite gare d’appalto. I progetti in via di realizzazione sono principalmente concentrati sulla rigenerazione urbana, l’edilizia scolastica, l’efficientamento energetico, la riqualificazione di aree sportive e spazi culturali. Senza scordare gli interventi a favore del sociale, come la realizzazione di nuovi appartamenti per il “dopo di noi” dedicati alla vita indipendente e alla maggiore autonomia dei ragazzi con disabilità. Alle risorse PNRR direttamente assegnate a Medicina si aggiungono quelle ottenute dal lavoro congiunto dei 10 Comuni del Circondario Imolese: oltre 2 milioni per il welfare e il sostegno alle famiglie, alla povertà estrema, alla disabilità e per potenziale i servizi sociali domiciliari. Sono invece 3 milioni le risorse ottenute per lo sviluppo digitale, la migrazione in cloud dei servizi, la digitalizzazione dell’ambito tecnico e dei servizi a vantaggio dei cittadini.
Tuttavia per cambiare davvero l’Italia pubblicare tanti bandi non è sufficiente. Serve una forte concertazione tra livello centrale e Comuni. Proprio quello che è mancato fino ad ora, sacrificata come sempre sull’altare dell’urgenza.
*sindaco di Medicina