La sezione di Imola del Club Alpino Italiano ha preso parte nei giorni scorsi alla camminata di sensibilizzazione sui progetti di costruzione di nuovi impianti eolici per la generazione di elettricità nell’alta vallata del Santerno.
Un’iniziativa promossa dal neonato comitato ‘I nostri crinali’ formato da cittadini perplessi riguardo la costruzione degli impianti ipotizzati nei territori di Castel del Rio e Firenzuola. I due gruppi di camminatori, uno proveniente da Piancaldoli e l’altro dal paese alidosiano, si sono incontrati alla sella di Monte Pratolungo.
Il ritrovo si è rivelato utile per condividere gli obiettivi e per parlare di un progetto, proposto dalla succursale italiana della ditta danese Eea e che prevede l’installazione di 13 generatori eolici alti oltre 150 metri sul crinale tra Monte La Fine e Monte Pratolungo, che potrebbe mettere a repentaglio – dicono i sostenitori dell’iniziativa – la bellezza di questi luoghi.
Una zona, al confine tra Toscana ed Emilia-Romagna, da sempre vocata al turismo escursionistico e cicloviario con l’Alta via dei Parchi. Dalla discussione sono emersi diversi dubbi relativi all’impatto dell’opera sulla fragilità di una zona già messa a dura prova nei mesi scorsi da frane e alluvione.
Non solo. Il gruppo di persone ha evidenziato le proprie perplessità in merito alla scelta di depositare al ministero il progetto senza condividere con la popolazione i suoi contenuti. A tal proposito, intanto, è in agenda per il 21 dicembre alle 10, nella Sala Magnus di Palazzo Alidosi di Castel del Rio, il confronto pubblico dal titolo ‘Eolico: parliamone apertamente’ a cui prenderanno parte sia il comitato che l’azienda proponente. "Il Cai di Imola intende vigilare affinché ogni nuova realizzazione, o ampliamento di quanto esistente, non arrechi gravi danni all’ambiente ed al patrimonio sentieristico di cui è custode – spiega il presidente Paolo Mainetti –. Progetti di questo tipo, se realizzati, avranno un impatto enorme sull’ambiente, sulla rete sentieristica e sui faticosi tentativi di lancio del turismo lento e sostenibile nelle nostre zone".
E ancora: "Siamo favorevoli alla produzione di energia attraverso fonti rinnovabili ma l’eolico industriale necessita di infrastrutture che richiedono interventi devastanti per l’ambiente – continua –. Il tutto rapportato alla modesta energia prodotta. Questo non può lasciarci indifferenti. Continueremo a sollecitare gli amministratori locali affinché si impegnino a non svendere la nostra montagna".
"Il 21 la comunità alidosiana e l’amministrazione comunale incontreranno l’azienda proponente del progetto del parco eolico per capire qualcosa in più – sottlinea invece il primo cittadino Alberto Baldazzi –. Invitiamo alla partecipazione tutti gli interessati al tema".