Imola, 15 dicembre 2024 – Il servizio dell’ambulanza ‘Imola 42’, introdotto a dicembre 2022 per sostenere l’attività degli altri due mezzi operativi nel circondario, viene sospeso da domani fino al 15 gennaio 2025. Lo ha annunciato il direttore dell’unità operativa di Pronto soccorso e Medicina d’urgenza, Rodolfo Ferrari, con una lettera indirizzata al suo reparto. Nella missiva, tale provvedimento è motivato dalla "attuale criticità nella dotazione del personale infermieristico". Una "scelta obbligata", per dirla con Ferrari, con il primario che auspica di "risolvere quanto prima" tale "carenza in organico".
Protesta Giuseppe Rago, coordinatore Uil Fpl Imola, che nei giorni scorsi aveva sollevato il caso della mancanza di infermieri anche al pronto soccorso ortopedico e al Cau - Centro assistenza urgenza.
"È emergenza anche al 118", avverte il sindacalista. E rilancia: "Periodo di ferie? Malattie? Servizio superfluo? Nulla di tutto questo. Semplicemente un infermiere che va in pensione e due che hanno chiesto trasferimento ad altra Ausl".
Cosa accade in questi casi? Rago lo ricostruisce così: "Dal pronto soccorso il personale mancante in 118 viene trasferito secondo un criterio di anzianità e professionalità consolidato nel tempo, ma anche il pronto soccorso è carente di organico. Così viene soppressa l’ambulanza, sperando a metà gennaio 2025 di avere reclutato nuovo personale che consentirà questa naturale rotazione di travaso ripristinando l’organico".
Nel frattempo, si sopperisce appunto sopprimendo per un mese l’ambulanza "con le conseguenze immaginabili su disservizi e trasporti", è la lettura di Rago. Che conclude: "Più passa il tempo e più la coperta è corta. Nonostante le rassicurazioni giunte più volte dai vertici aziendali all’Ausl di Imola, continua ad esserci carenza di personale infermieristico nella dotazioni organiche".
Non è la prima volta che il servizio dell’ambulanza ‘Imola 42’ viene sospeso. E già in passato, quando è accaduto, tale provvedimento è stato accompagnato dalle polemiche.
A maggio 2023, l’allora consigliere regionale della Lega, Daniele Marchetti, interrogò la Giunta al tempo guidata da Stefano Bonaccini per chiarire l’accaduto.
Quello che all’epoca era l’assessore alla Sanità, Raffaele Donini, rispose all’esponente del Carroccio motivando il taglio momentaneo (da giugno a ottobre) di quello che veniva definito un "mezzo di soccorso utilizzato per trasporti secondari" con la "fisiologica flessione della richiesta" di tali servizi, in particolare inter-ospedalieri, nei mesi estivi.
E questo "al fine di favorire la fruizione delle ferie estive da parte del personale 118", in una equipe nella quale già al tempo si erano registrate "due assenze tra il personale con qualifica di autista soccorritore".