Passeranno per un giorno dalla scrivania al servizio ai tavoli, dall’organizzazione dei corsi alle comande. Sarà un giorno da ricordare quello di oggi per i dipendenti di Anusca, ma anche per buona parte della cariche più importanti dell’Associazione nazionale Ufficiali di Stato civile ed Anagrafe, nata e con sede a Castel San Pietro, in viale Terme. Sì perché alla ‘chiamata’ del presidente Paride Gullini non hanno proprio voluto dire di no.
"Vogliamo esserci anche noi", hanno comunicato con entusiasmo quando il ‘presidentissimo’ e fondatore Gullini ha ufficializzato di essere finalmente riuscito a coronare un suo sogno lungo diversi anni: far sedere a tavola a pranzare a pochi giorni da Natale 85 persone residenti a Castel San Pietro con un presente sfortunato.
"E’ un’occasione di restituzione alla città del lavoro e del successo di Anusca, che è un’associazione di servizi rivolta non solo alla qualificazione e alla formazione degli ufficiali di stato civile ed anagrafe. Siamo orgogliosamente parte di questa città, ed è per noi un onore che l’iniziativa proposta sia stata colta con grande entusiasmo in primis dalla sindaca Francesca Marchetti e da tutte le associazioni del territorio".
Un’iniziativa, confessa Gullini, "alla quale pensavamo da anni, e poterla concretizzare ci dà grande felicità. Metteremo a disposizione i nostri spazi (nello specifico la sala colazioni dell’Anusca Palace Hotel), e ciò che ci rende ancor più orgogliosi è che i nostri dipendenti hanno risposto da subito con entusiasmo all’idea, alcuni chiedendo di poter partecipare anche con i figli".
Oggi, alle 12.30, dopo il saluto del presidente Gullini e della sindaca Francesca Marchetti, i dipendenti di Anusca, ma anche esperti come Alessandro Francioni, direttore generale dell’Unione Valle del Savio, lasceranno in ufficio giacca e cravatta e indosseranno i panni chi di cameriere, chi di addetto al ricevimento, per accogliere 85 persone individuate grazie all’indispensabile apporto di Caritas, Auser e altre associazioni del terzo settore.
Alla preparazione dei piatti, invece, penserà la brigata di cucina del Bistrot Gastarea, che nell’occasione ha studiato un doppio menù, garantendo un gustosissimo pranzo a chi non desidererà consumare carne preferendo le verdure. A un passo dal Natale, quindi, un gesto di splendida solidarietà che resterà indimenticato sia per chi siederà a tavola, sia per chi smetterà per un giorno i panni da dipendente.
Claudio Bolognesi