Polo logistico, FdI va all’attacco : "Troppo consumo del territorio senza un piano di mobilità green"

Il consigliere Brogi: "Vogliamo capire quale sarà l’effettivo beneficio per i cittadini da questo progetto. Non ci saranno veri posti di lavoro e i trasportatori occuperanno gli stalli dei clienti dell’outlet".

Polo logistico, FdI va all’attacco : "Troppo consumo del territorio senza un piano di mobilità green"

Polo logistico, FdI va all’attacco : "Troppo consumo del territorio senza un piano di mobilità green"

Il nuovo Hub logistico della Cà Bianca? "Un’invasione del territorio". Così lo definisce Lorenzo Brogi, consigliere comunale di Fdi a Castel San Pietro, affiancato nella battaglia dalla rappresentante di Fdi di Castel Guelfo Elisa Mazzocchi. Una battaglia che, lo preannuncia proprio Brogi, non si fermerà alla sola denuncia attraverso comunicati stampa, ma finirà dritta anche nell’aula consiliare di Castel San Pietro sotto forma di un’interpellanza mirata anche a capire se ci saranno nuovi insediamenti e come si opererà per risolvere i problemi legati alla viabilità e alla sicurezza.

"Il mega progetto della Città Metropolitana che sta invadendo Castel Guelfo e Castel San Pietro Terme, solo l’ultimo lotto di terreno agricolo ammonta a 340.000 metri quadrati, contrariamente a quanto promesso dai due comuni, non è supportato da alcun piano di mobilità sostenibile né tantomeno dall’ampliamento della viabilità – attacca Brogi supportato da Mazzocchi –. Nessuna opera pubblica è stata fatta per rendere sostenibile questo massiccio intervento. Vogliamo capire quale sia l’effettivo beneficio da parte dei cittadini, visto che la logistica non porta né vera occupazione per gli abitanti dei due comuni, in quanto la manodopera è in appalto a cooperative, né tranquillità per la messa in sicurezza del territorio a garanzia dei cittadini che abitano le zone limitrofe". Brogi aggiunge poi i che potrebbe subentrare anche un’altra problematica legata "ai trasportatori che transitano per le strade, peraltro per nulla adeguate alle nuove esigenze, che non hanno un parcheggio dedicato alla sosta e adeguate strutture per rifocillarsi né tantomeno servizi igienici dedicati, e si troveranno così a occupare posti auto dedicati ai clienti dell’outlet con mezzi a dire poco ingombranti. Cosa ben più grave, non vi è un presidio di sicurezza né di pubblica assistenza".

Proprio su questo tema, Brogi e Mazzocchi circostanziano: "La caserma dei vigili del fuoco con personale specializzato si trova a Imola e del mezzo di pubblica assistenza che sostava a Poggio Piccolo non vi è più traccia da mesi. Ci chiediamo quanto sull’altare della transizione ecologica, tutta questa cementificazione e i mezzi pesanti che vanno rigorosamente a gasolio, vengano a costare ai cittadini in termini di salute, economici e paesaggistici, in quanto le zone adiacenti alle strutture, che avanzano imperterrite, rischiano di includere presto le case che si trovano in prossimità, svalutandole sia dal punto di vista ambientale che economico".

Claudio Bolognesi