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Cronaca

Polizia locale, si cambia . Galloni vede la nomina . È il sostituto di Brighi alla guida del comando

E’ il comandante degli agenti che operano nell’Unione Reno Galliera. Il contratto dell’attuale responsabile scadrà alla fine dell’anno,. il Circondario ha già aperto l’avviso di mobilità per coprire il posto.

Polizia locale, si cambia . Galloni vede la nomina . È il sostituto di Brighi alla guida del comando

Massimiliano Galloni potrebbe arrivare presto alla guida del Comando imolese

di Enrico Agnessi

Massimiliano Galloni è pronto a sostituire Daniele Brighi alla guida della polizia locale. Non c’è ancora l’ufficialità, o perlomeno non sono ancora arrivate comunicazioni formali da parte del Circondario, ma all’interno del comando di via Pirandello il nome dell’attuale comandante degli agenti dell’Unione Reno Galliera come nuovo timoniere del Corpo unico dell’ente di via Boccaccio viene dato per certo.

Il contratto di Brighi scadrà a fine 2024. E nelle scorse settimane il Circondario ha così aperto un ‘Avviso di mobilità’ per la copertura di un posto da dirigente per la guida del servizio gestito in forma associata per nove amministrazioni su dieci del territorio (tutte tranne Castel San Pietro).

In pratica, almeno dal punto di vista formale, l’ente di via Boccaccio ha voluto "acquisire e valutare candidature di figure interessate al trasferimento per mobilità tra enti – così recitava il bando in scadenza a inizio novembre – riservato al personale in servizio a tempo indeterminato in amministrazioni pubbliche soggette a limitazione delle assunzioni". E alla fine la scelta pare proprio essere ricaduta su Galloni, 56enne originario di Castel San Pietro.

Cosa dovrà fare il nuovo comandante? "Gestire le attività di polizia stradale e controllo del territorio finalizzate in particolare a garantire la sicurezza urbana" si legge nel bando. E ancora: "Gestire le attività di pubblica sicurezza in concorso con le altre forze di polizia"; "Curare le relazioni e la collaborazione con le autorità territoriali quali Prefettura, Questura, Autorità giudiziaria"; "Gestire le attività di polizia amministrativa, di accertamento degli illeciti e del contenzioso". Infine, portare avanti le attività di "polizia giudiziaria, ambientale, edilizia, commerciale ed altre specifiche attività previste dall’ordinamento comunale e della polizia locale"; "Disporre dell’impiego tecnico-operativo del personale"; "Rappresentare la polizia locale nei rapporti interni ed esterni agli enti".

Perché Brighi non può farlo? Difficile capire, dall’esterno, su cosa si sia consumato lo strappo con i vertici dell’ente di via Boccaccio. Di sicuro, in questi tre anni i problemi a livello di personale non sono mancati. E così nemmeno le polemiche. Su tutte, quelle relative all’attivazione a sorpresa dei velox sulla Bretella, dopo anni in cui erano rimasti inattivi, con impiego delle vetture civetta accantonato dopo le proteste degli automobilisti.

In questi anni, le critiche maggiori all’operato di Brighi (ma anche di Comune e Circondario) sono arrivate da Fratelli d’Italia. E in particolare dal consigliere comunale Simone Carapia, capogruppo dei meloniani in via Boccaccio. Proprio Carapia aveva puntato il dito la scorsa estate, prima dell’insediamento della nuova Giunta dei dieci Comuni, contro la decisione di allungare fino a fine anno i contratti (arrivati a scadenza) del direttore generale del Circondario, Sergio Maccagnani, e dello stesso Brighi.

Ma mentre nel caso di Maccagnani è arrivata, qualche settimana fa, la conferma fino a giugno 2029, quando scadrà l’attuale mandato amministrativo, per il posto di Brighi si è aperta una procedura di mobilità culminata, a meno di imprevedibili e improbabili sorprese, con l’arrivo a Imola di Galloni.