MATTIA GRANDI
Cronaca

Polizia locale, l’opposizione fa quadrato

Centrodestra e civici chiamano a raccolta i cittadini alla sala della Meridiana: "Un errore rientrare nel supercomando del Circondario"

Polizia locale, l’opposizione fa quadrato

Polizia locale, l’opposizione fa quadrato

di Mattia Grandi

L’opposizione di Castel Guelfo compatta chiama a raccolta i cittadini con l’incontro pubblico di venerdì, alle 20, alla Sala della Meridiana di piazza XX Settembre. Il motivo? Il trasferimento del servizio di Polizia Locale dal municipio al Nuovo Circondario Imolese.

"Una scelta imprevidente calata dall’alto dall’amministrazione all’insaputa delle opposizioni, della cittadinanza e del movimento sindacale – attacca Gianni Tonelli, capogruppo della Lega Castel Guelfo –. Una valutazione che inciderà fortemente sulle condizioni di sicurezza di un territorio protagonista, di recente, di numerose azioni criminali. Un atto che certifica il totale fallimento delle politiche amministrative che si sono susseguite alla guida del paese". Poi l’ex deputato, che nella riunione sarà affiancato anche da Francesco Dalto della lista ‘La tua Castel Guelfo’ e da diversi consiglieri in arrivo da Imola e Medicina, scorre i numeri: "In quindici anni per ben sei volte si è invertita la rotta e siamo finiti sugli scogli dell’inefficienza – continua –. Dal progetto di Polizia Locale alla 4 Castelli, con Dozza, Castel San Pietro e Medicina, all’allargamento della gestione con l’ingresso di Mordano. Un esperimento concluso nel 2009. Poi la combinazione a braccetto con Mordano e l’esperienza d’insieme al Circondario stoppata nel 2019 che ora torna d’attualità".

Non solo. "I comuni della zona non credono nei servizi di Polizia locale, di controllo del territorio e di sicurezza. Non investono nel comparto anche per impostazione ideologica – aggiunge l’ex deputato del Carroccio –. La legge regionale fornisce dei parametri chiarissimi: un operatore ogni mille abitanti. Sono tutti ampiamente al di sotto di tale quota. Si salva solo Castel San Pietro che ha tredici operatori ed è in procinto di fare nuove assunzioni. La cittadina termale, infatti, non ha aderito all’unificazione del settore". Ma c’è di più. "Oggi Castel Guelfo cede al circondario tre operatori e tutte le attrezzature sulle quali si erano fatti ingenti investimenti – conclude –. Si chiuderà e si burocratizzerà quell’ufficio di Polizia Locale già fortemente limitato. Uno sportello aperto soltanto il venerdì pomeriggio su prenotazione. Questo non è il modo di servire la comunità".

Affermazioni che il sindaco Claudio Franceschi rispedisce al mittente: "Una scelta fatta in nome della sicurezza e del controllo di territorio e viabilità – replica –. Non abbiamo ceduto nessuna sovranità al circondario come confermano quei quattro presidii, di cui uno relativo a Castel Guelfo e Mordano, stabiliti in maniera innovativa sui territori. Ci saranno ispettori responsabili che dovranno rendicontare l’attività a noi sindaci".

E ancora: "A livello amministrativo abbiamo sgravato la Polizia locale guelfese delle pratiche relative all’occupazione suolo pubblico e Protezione civile passate all’ufficio tecnico – analizza –. Ma anche le tessere handicap ora in capo all’Urp. Un modo per favorire la presenza degli agenti sulle strade". Con qualche anticipazione. "La gestione delle contravvenzioni verranno concentrate nella sede operativa così come le telecamere che entro l’anno saranno installate in paese – chiosa –. Per quanto riguarda lo sportello, accessibile anche senza appuntamento sull’agenda online, è partito in via sperimentale al pomeriggio del venerdì ma presto slitterà al mattino. Previsto un periodo sperimentale di almeno 6 mesi per captare quelle modifiche funzionali alla miglioria del servizio".