"È dall’incontro del primo agosto scorso con il commissario Figliuolo, a Imola, che ho chiesto che Zello fosse inserito nella zona rossa, fra le aree colpite dall’alluvione". Parole del sindaco Marco Panieri che replica così a Nicolas Vacchi. Il capogruppo di Fratelli d’Italia replicando alle critiche rivolte dal primo cittadino al governo dopo l’esclusione di Zello dalla zona rossa, aveva invece chiesto chiarezza a lui sui tempi delle richieste.
Nel suo intervento nell’ultimo consiglio comunale, il sindaco ha ricordato che "a poco più di 6 mesi dalla prima alluvione, il riferimento delle zone, fatto nei primi sette giorni dalle alluvioni, non è più stato modificato e attualmente si è congelata la situazione legislativa di maggio".
"Come sindaco – ha proseguito Panieri – ho inviato più lettere alla Città Metropolitana, alla Regione e alla struttura della Protezione Civile, nelle quali indicavo la modifica delle zone, mentre i nostri tecnici e strutture comunali mappavano la situazione a ridosso degli eventi. In Parlamento, l’opposizione al governo nazionale, insieme all’associazione dei Comuni italiani, ha preparato un emendamento che chiedeva l’inserimento delle nuove zone. Il governo, invece che accelerare e dare una risposta, ha scelto di non scegliere e ha rispedito al mittente le zone, specificando che sarebbe stato compito del Commissario Figliuolo, previo sopralluogo".
"Poi, quando ho appreso che il commissario sarebbe venuto a Imola, ho condiviso con lo stesso Figliuolo la lista corretta delle zone da inserire con all’interno, già presente, anche Zello. Siamo al primo agosto scorso".
Successivamente il Nuovo Circondario Imolese – ricostruisce il sindaco – invia la lista corretta, con all’interno Zello, via posta certificata e protocollata, al riferimento indicato dalla struttura commissariale.
"Avvisandoci con un solo giorno di anticipo si è presentata la struttura commissariale per verificare la situazione dei territori indicati – ricorda il sindaco Marco Panieri –. Ai sopralluoghi erano presenti, insieme alla struttura del commissario Figliuolo, tecnici del Comune fra cui la Protezione Civile e il Dirigente Mirri, e durante la verifica, proprio a Zello, hanno riscontrato immagini, altezza dell’acqua e i danni e la struttura commissariale ha confermato che quest’area sarebbe stata inserita nel decreto. A oggi ancora il nulla di fatto".
Poi Panieri si rivolge a Vacchi: "Invito il vicepresidente del Consiglio comunale Vacchi, prima di speculare sugli aiuti alle famiglie sui giornali, di verificare la situazione, che è tutta riscontrabile in modo chiaro. Come Comune abbiamo voluto evitare di inserire tutto il territorio comunale per evitare che qualcuno ne approfittasse, ma abbiamo mappato e verificato con i tecnici le singole aree".
Per quanto riguarda le risorse chieste al Governo – numeri che Vacchi ha chiesto di rendere pubblici – Panieri, nella veste di presidente del Nuovo Circondario e di sindaco di Imola ricorda: Abbiamo chiesto 65 milioni di danni per il circondario e 7 milioni su Imola. Abbiamo ricevuto ad oggi 800mila euro circa, una parte delle spese di somma urgenza che abbiamo già investito. Figliuolo propone ai Sindaci l’anticipo di circa 15 giorni delle risorse rispetto all’erogazione effettiva, ma il Comune viste le incertezze e il passare del tempo ha già messo 900 mila euro senza chiederne l’anticipo. Quando saranno stanziati verranno recuperati. Abbiamo bisogno solo della certezza dell’entrata".