Un’altra puntata. Con annessa l’ennesima polemica. Il tema delle piste ciclabili continua a tenere banco e a ‘tormentare’ le giunte che si susseguono alla guida del Comune. A finire nel mirino dell’opposizione questa volta è il tratto che da Castel San Pietro porterà a Toscanella di Dozza, già al centro di apre battaglie anche durante il mandato di Fausto Tinti. Il problema non è l’endemico ritardo dell’avvio dell’opera, che fa il paio con la ciclopedonale Osteria Grande-Ozzano, ma riguarda invece l’aspetto economico dell’investimento necessario per far partire operai e ruspe.
L’ultimo candidato sindaco di centrodestra Davide Mazzoni, dopo la seduta consiliare svoltasi in settimana, critica pesantemente "la delibera da 500mila euro per procedere con il progetto, soldi che verranno interamente ‘pescati’ dall’avanzo libero di bilancio, e dunque soldi che arrivano dalle tasche dei castellani".
Ma ciò che con più insistenza sottolinea Mazzoni è che "si è arrivati a questo punto perché il nostro Comune ha perso un bando di contributi proprio per la realizzazione di opere come questa. Al progetto inizialmente rigettato, mancava una stima di costi e un computo metrico che hanno portato inizialmente a un parere negativo. Purtroppo nonostante i 10 giorni dati al Comune per integrare la domanda e adeguarsi ai criteri del bando, nessuno ha risposto alla Regione e quindi quest’ultima non ha ammesso il Comune al contributo richiesto, che supponiamo fosse una cifra sostanziosa". Pesante la conclusione di Mazzoni. "Ci troviamo di fronte a una disattenzione molto grave se si pensa che i soldi dei cittadini devono essere si investiti per la comunità".
Claudio Bolognesi