Offendeva, perseguitava e minacciava la figlia e il genero, tanto da costringerli a cambiare abitudini. Per questo motivo, da ora in avanti non potrà più avvicinarsi a loro. I carabinieri della stazione di Casalfiumanese hanno emesso un’ordinanza di divieto di avvicinamento nei confronti di un settantenne. L’uomo è infatti accusato di maltrattamenti contro famigliari o conviventi.
La vicenda ha origine a settembre, quando la figlia, una giovane donna, ha sporto denuncia contro il padre, denunciando comportamenti che – riferiscono dall’Arma dei carabinieri – minavano la sua serenità e quella del marito. La giovane aveva manifestato infatti timore e preoccupazione verso il genitore, riportando episodi di continue vessazioni e comportamenti aggressivi di quest’ultimo.
In più situazioni i comportamenti dell’uomo si erano trasformati in offese e minacce vere e proprie nei confronti suoi e del marito, sulla base di motivi apparentemente futili.
Questa escalation, sommata alla frequenza degli episodi avvenuti, aveva conseguentemente generato uno stato di ansia e preoccupazione nei due coniugi, al punto tale che, temendo per la propria incolumità, si erano trovati costretti a rivedere la loro quotidianità e la serenità della loro vita famigliare. Fino a quando la donna non ha preso coraggio e ha presentato denuncia circa gli accadimenti. Dinnanzi a questa situazione, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bologna ha accolto la richiesta del pubblico ministero di applicare una misura cautelare per proteggere i coniugi e porre un freno a queste condotte. Una volta rintracciato dai militari dell’Arma, l’uomo, un cittadino italiano, è stato informato e formalmente sottoposto alla misura cautelare emessa dal giudice, che gli impone di mantenere le distanze con la figlia e il genero.
Francesca Pradelli