Elena Penazzi, assessore all’Autodromo, nel 2024 le Finali Mondiali Ferrari tornano a Imola dopo il successo dell’edizione dello scorso anno. Di chi è il merito?
"Del circuito. La Ferrari ha fatto i complimenti all’Autodromo e al Comune per l’organizzazione dell’evento del 2022, lasciando fin da subito la porta aperta a un suo ritorno a Imola. Ed è stato fatto un ottimo lavoro di squadra, in questi mesi, per riportare qui la manifestazione già il prossimo anno".
Il ritorno delle Finali Mondiali Ferrari la ripaga dell’amarezza di aver dovuto rinunciare alla Superbike nel 2024?
"Dispiace sempre non poter accontentare tutti: c’è chi ama le moto, chi le auto e chi nessuna delle due; e magari preferisce i concerti. Ognuno tira l’acqua al proprio mulino, ma gli equilibri sono spesso complicati da trovare. Abbiamo 37 giornate in deroga, siamo un autodromo cittadino: non possiamo pensare di poter agire come i circuiti che sono in mezzo al deserto, dobbiamo per forza fare scelte. Oggi la bilancia pende sulle quattro ruote, ma non c’è alcuna chiusura verso le moto".
In attesa di dati più aggiornati da parte di Arpae, al momento gli sforamenti ai limiti di rumore registrati nel primo semestre del 2023 sono tre; tutti a fine gennaio. Soddisfatta?
"Sì. Sono pochissimi e frutto di errori che si possono compiere quando si lavora. Credo diano bene il senso di quanto fatto da Formula Imola e Comune, che ha dato alla società input su sostenibilità e gestione dell’impianto ben precisi e impensabili fino a tre anni fa".
Nel complesso, che anno è stato secondo lei il 2023 dell’Autodromo?
"Un anno ovviamente condizionato da quello che è accaduto, ma anche da quanto era successo ancora prima. Mi spiego: come Giunta siamo arrivati nel mezzo della pandemia, poi ci sono stati la guerra e il caro energia; e quest’anno la catastrofe dell’alluvione. Credo che il 2023 sia l’anno in cui si possa utilizzare il termine ‘resilienza’ per definire il lavoro fatto in Autodromo".
Cioè?
"Si è cercato di non abbassare mai la testa, e di non lasciarsi mai andare di fronte a quello che stava succedendo. Si è sempre pensato al futuro e alla programmazione, con grande spirito. E questa secondo me è una cosa positiva per l’immagine di Imola nel mondo. Senza Formula 1 non ci sono stati i grandi numeri che tutti ci aspettavamo, è vero. Ma si sono comunque organizzati bellissimi eventi, con dati su turismo e ricettività alberghiera cresciuti rispetto al 2019. Possiamo guardare positivamente a questi mesi".
Incide nel giudizio anche il fatto che Formula Imola si avvia a chiudere il 2023 con i conti in ordine?
"Certo. La società, assieme a Comune e Con.Ami, sta gestendo il circuito in maniera molto differente rispetto al passato".
A fine anno però scade il mandato del Consiglio di amministrazione di Formula Imola, che resterà in carica fino all’approvazione del bilancio consuntivo 2023, mentre a febbraio 2024 termina il contratto del direttore Pietro Benvenuti. Il sindaco Panieri nei giorni scorsi ha lasciato intendere che prevarrà la linea della continuità. Strada obbligata?
"Sicuramente condivido le parole del sindaco. Mai come questa volta, i numeri parlano chiaro".
Enrico Agnessi