di Enrico Agnessi
Quasi 200 firme raccolte in pochi giorni per chiedere maggiore sicurezza nel quartiere. E la palla che finisce adesso sui tavoli di Prefettura, Comune e forze dell’ordine. La petizione popolare lanciata nei giorni scorsi in Pedagna dal comitato Agorà Montericco, sulla scia dell’aggressione di una baby gang a un residente e di vari episodi di vandalismo, è stata un successo.
"Il tema è molto sentito dai residenti – riferiscono da Agorà Montericco –. E in molti hanno segnalato diverse criticità in varie vie del quartiere, criticità che si protraggono da tempo. È stata molto apprezzata l’attività svolta dai carabinieri motociclisti che si sono addentrati nelle stradine interne. Ci auguriamo che questo tipo di servizio prosegua nel tempo".
Giovedì sera, i militari dell’Arma sono stati protagonisti di un’azione "ad alto impatto" con centinaia di persone identificate più altrettanti mezzi controllati, numerosi locali passati al setaccio e due multe per guida in stato di ebbrezza con relative patenti ritirate. Qualche giorno prima, era toccato invece alla polizia locale e agli agenti del commissariato di polizia di via Mazzini far sentire ai residenti della zona la presenza delle forze dell’ordine e delle istituzioni. Una intensificazione dei controlli apprezzata anche dalla Lega, attraverso il capogruppo Daniele Marchetti, che ieri ha chiesto però alla politica di "affiancare" le forze dell’ordine "nella lotta agli atti di vandalismo e al fenomeno della devianza giovanile". Oltre a maggiori controlli, il comitato auspica anche l’arrivo di nuove telecamere, il ripristino del posto di polizia in Pedagna (chiuso ormai da oltre dieci anni) e la creazione di progetti per i giovani. Per quanto riguarda gli occhi elettronici, in particolare, Agorà Montericco si augura che il Comune destini al quartiere "almeno una" delle 25 telecamere previste dal progetto approvato di recente dal Governo. Impossibile, dal momento che il piano varato dalla Giunta e finanziato dal ministero dell’Interno (170mila euro) e Fondazione Cassa di Risparmio di Imola (100mila euro) riguarda stazione, centro storico e zona Autodromo. Ma in futuro chissà.
Venendo invece al posto di polizia, "sarebbe opportuno pensare, visto l’approssimarsi dell’edificazione del nuovo quartiere Carlina 2 con progressivo aumento degli abitanti, a ripristinare un presidio delle forze dell’ordine in loco", è la richiesta di Agorà Montericco. Si tratta di una questione cruciale per la gestione della sicurezza su un territorio al quale mancano venti agenti di polizia. "Il commissariato è sotto-organico", ha ammesso nei giorni scorsi il questore di Bologna, Isabella Fusiello, in passato dirigente proprio della struttura di via Mazzini. I tre poliziotti arrivati in città sulla scorta dell’intesa siglata tra Questura, Prefettura e Comune, con il Municipio che mette a disposizione un proprio alloggio per aiutare gli agenti alla prese con il caro-affitti, non bastano. E di certo il fatto che l’abitazione in questione si trovi in Pedagna non può in alcun modo rappresentare un deterrente per i malintenzionati.
Infine, siccome prevenire è sempre meglio che curare, i residenti chiedono più attenzione nei confronti degli adolescenti. "Ci auguriamo che assessore alle Politiche sociali e sindaco con delega allo Sport e alla Sicurezza riescano a creare alternative valide a emarginare il fenomeno di smarrimento sociale giovanile che purtroppo colpisce sempre più la comunità – è l’auspicio del comitato –. Agorà Montericco rimane sempre disponibile ad un confronto con le istituzioni anche su questo tema".