
Il tema della criminalità minorile e delle bande di strada al centro del confronto con i carabinieri. Il capitano Lavigna: "Intervenire in maniera interdisciplinare". Il procuratore Caleca: "Temi da approfondire".
Un impegno comune per intervenire in tempo sulle cause del disagio giovanile. Ed evitare che quest’ultimo si trasformi in comportamenti sbagliati. Eccolo il senso dell’evento ‘La linea sottile’, voluto dai carabinieri e destinato ai ragazzi delle scuole superiori del territorio, che ha animato ieri mattina gli spazi dell’Autodromo.
Al centro dell’iniziativa, al termine della quale gli studenti hanno avuto la possibilità di girare sul tracciato con i mezzi dell’Arma (tra cui l’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio) e conoscere Alessandro Pier Guidi, pilota ufficiale Ferrari arrivato con una 296 GTB fornita per l’occasione dalla scuderia di Maranello, il tema della criminalità minorile e delle bande giovanili di strada.
Un evento, quello moderato dal vicedirettore del Resto del Carlino, Valerio Baroncini, la cui "grande importanza" è stata sottolineata in primis da Francesco Caleca, procuratore di Bologna. "Ogni approfondimento in questo ambito è necessario – le parole di Caleca –. Le situazioni di disagio che coinvolgono i minori sono spesso quelle in cui nascono poi i casi di devianza che li riguardano".
Gaetana De Angelis, dell’ufficio scolastico provinciale di Bologna, ha sottolineato invece la "necessità di fare sistema" perché "questo avvicina le istituzioni e dà significato a tutte le iniziative che la scuola porta avanti". Grande emozione in sala quando il capitano Domenico Lavigna, comandante della compagnia dei carabinieri di Imola, ha letto i pensieri carichi di ansie e timori che alcuni studenti avevano affidato a foglietti anonimi durante alcuni incontri organizzati in passato dall’Arma nelle scuole. "Il lavoro di squadra fa la differenza – ha ribadito Lavigna –. E l’obiettivo deve essere quello di intervenire in maniera interdisciplinare con una sinergia tra istituzioni".
Rispondono ‘presente’ all’appello dell’Arma tanto il sindaco Marco Panieri ("Stiamo cercando di agire in maniera condivisa sulla prevenzione con gli altri Comuni e con l’Asp") quanto il vescovo Giovanni Mosciatti, che ha insistito sulla necessità di rendere più consapevoli i giovani delle loro capacità perché "altrimenti si pensa di non essere mai all’altezza". Da parte sua, Emiliano Arcelli, sostituto procuratore del tribunale per i minori di Bologna, ha rimarcato invece l’importanza di un contesto familiare adeguato per l’educazione dei più giovani, ma anche come la giustizia minorile metta sempre in primo piano "l’ottica del recupero".
Infine, a fornire il proverbiale esempio concreto ai ragazzi, il pilota Pier Guidi: "Non sprecate il vostro tempo", il consiglio del ferrarista ai tanti studenti presenti in sala. "Usatelo per coltivare passioni, per fare quello che vi piace, per cose positive. A me, la passione per i motori ha aiutato a stare lontano da tanti problemi".
Enrico Agnessi