Palazzo di Varignana . Sostenibilità e fotovoltaico per un bilancio in crescita

L’obiettivo è arrivare ad autoprodurre 307.000 kWh entro il 2026. Il presidente Gherardi: "La terra è un prestito da custodire per i figli".

Palazzo di Varignana . Sostenibilità e fotovoltaico per un bilancio in crescita

Palazzo di Varignana . Sostenibilità e fotovoltaico per un bilancio in crescita

Presenta il primo bilancio di sostenibilità Palazzo di Varignana. Il resort che ha visto crescere al suo fianco un’azienda agricola che punta forte sull’agricoltura biologica prosegue a percorrere "un sentiero di miglioramenti progressivi e costanti nel tempo, grazie all’implementazione di best practises, investimenti sulla filiera e sui processi interni", e punta ad arrivare nel 2026 all’aumento dell’auto produzione da fotovoltaico per il raggiungimento di 307.000 kWh. Il documento presentato da Palazzo di Varignana si articola in cinque sezioni, e segue il credo del fondatore e presidente Carlo Gherardi, convinto che "terra non sia una eredità che riceviamo dai padri, ma un prestito che dobbiamo custodire per i figli, lavorando con costanza e perseveranza per preservarne quanto più possibile l’integrità e il valore. Etica, estetica, responsabilità ambientale e sociale; sostegno alla comunità, al territorio, a chi ha più bisogno. Impegni morali che sono iscritti nei nostri valori, abitano nelle nostre intenzioni, si manifestano nelle nostre scelte ogni giorno. È il nostro impegno per lasciare una eredità al futuro".

In tema di transazione ambientale, le iniziative di Palazzo di Varignana spaziano dall’efficientamento energetico, con l’installazione di pannelli fotovoltaici e l’adozione di sistemi di illuminazione a Led, alla promozione di una cultura del risparmio idrico, mentre l’azienda agricola negli anni è arrivata a contare il 61% dei terreni impiegati in agricoltura biologica certificata. Gli olivi vengono coltivati secondo i principi dell’agricoltura biologica, seguendo i ritmi della natura, sostituendo i prodotti di sintesi con pratiche naturali. Ad esempio il 100% dei concimi utilizzati sono di origine biologica. Dal 2015 l’azienda ha messo a dimora 160.000 alberi d’olivo su 242 ettari di superficie, contribuendo significativamente alla riduzione delle emissioni di CO2, e col progetto di valorizzazione "Adotta un ulivo" Palazzo di Varignana ha cercato e cerca di "stimolare il coinvolgimento etico delle persone nella messa a dimora di nuovi alberi d’olivo". Sempre in tema di impegno per l’ambiente, proprio nel 2023 è stato avviato il calcolo della Carbon Footprint secondo lo standard ISO 14064, con l’obiettivo di stimare ed individuare le principali categorie che generano un impatto ambientale e le azioni per la riduzione delle emissioni di GHG nell’atmosfera, ed entro il 2026, si diceva, si mira ad arrivare ad auto produrre 307.000 kWh attraverso il fotovoltaico.

E se l’obiettivo non nascosto di Palazzo di Varignana è sempre stato (anche) quello di unire etica ed estetica, in questo senso una menzione particolare merita il progetto "Il verde che cura", un’iniziativa che ha visto la creazione di oasi vegetali studiate dal paesaggista del Palazzo Sandro Ricci sui balconi del reparto di degenza Oncologica dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna per garantire ai pazienti e ai loro familiari un ambiente più accogliente e sereno.

Claudio Bolognesi