Ospedale di Imola, porte chiuse già alle 21

Un freno alle incursioni non autorizzate. "Aiuteremo chi cerca rifugio"

Imola, il giaciglio approntato da un senzatetto in ospedale

Imola, il giaciglio approntato da un senzatetto in ospedale

Imola (Bologna), 5 marzo 2019 - «Non si intende blindare l’ospedale, ma solo regolare l’afflusso notturno in modo da renderlo più sicuro e meno impattante per l’organizzazione dei reparti». La direzione medica di presidio dell’Ausl commenta così l’ultima novità in materia di accesso al Santa Maria della Scaletta, teatro nei mesi scorsi delle incursioni di alcuni senzatetto che avevano provocato le proteste dei sindacati. Da ieri, infatti, l’ingresso serale e notturno nelle corsie di via Montericco viene gestito dagli operatori di portineria già a partire dalle 21 (e non più dalle 24) fino alle 6 del mattino. Il tutto, «in linea con quanto avviene in gran parte degli ospedali», sottolineano dall’Ausl.

Per accedere al Santa Maria della Scaletta in questa fascia oraria, i visitatori dovranno utilizzare il citofono posto a lato dell’ingresso principale, identificarsi e comunicare il reparto a cui sono autorizzati ad accedere nelle ore serali. «Chi cerca un rifugio sarà invitato a restare in atrio – avvertono dall’Azienda sanitaria –, dove la sicurezza interna, le Forze dell’Ordine o i servizi competenti potranno procedere al riconoscimento e a tentare di instaurare relazioni di aiuto e di supporto».

Da tempo, come ricordano dall’Ausl, i reparti stilano la lista di chi (familiare, amico o badante) è autorizzato a trascorrere la notte con un paziente ricoverato. E questo proprio «per garantire il controllo delle presenze in reparto e le verifiche periodiche della direzione infermieristica», sottolineano dall’Azienda sanitaria. Con la nuova modalità la verifica dell’autorizzazione all’accesso avverrà direttamente all’ingresso centrale anziché alla porta del reparto. Agli operatori di portineria saranno consegnati ogni sera gli elenchi delle persone attese che potranno entrare, così come si accederà per urgenze o altre necessità.

Ai dipendenti che devono entrare in servizio di notte viene invece dedicato l’ingresso sul retro della portineria centrale, «che a breve sarà provvisto di apertura tramite il cartellino marcatempo, mentre i cittadini che devono recarsi al Pronto soccorso – avvertono dall’Ausl – sono invitati ad accedervi direttamente dall’ingresso di Via Belpoggio». Dall’Azienda sanitaria si sottolinea infine che questa nuova regolamentazione è stata voluta per «garantire una miglior sicurezza per operatori, pazienti e visitatori». E che la stessa «si inserisce in un piano più ampio, partito ad ottobre 2018, con il rafforzamento della vigilanza privata all’interno della struttura ospedaliera». All’epoca, infatti, a provocare le ire dei sindacati erano stati i numerosi casi di aggressione ai danni degli operatori del Pronto soccorso.