Ortolani Cofri, storica cooperativa agricola imolese, viene inglobata da Agrintesa. L’assemblea dei soci che si è tenuta nei giorni scorsi nella sede aziendale in via Selice ha stato approvato il bilancio 2023-24 (chiuso al 30 maggio di quest’anno), usufruendo dei 180 giorni di proroga concessi dalle normative. L’esercizio si chiude con un fatturato di 9,7 milioni di euro, in linea con quello dell’anno precedente, ma una perdita di 429mila euro.
"Il bilancio è pesantemente condizionato dalle drammatiche difficoltà produttive con le quali si devono confrontare ogni giorno i nostri 150 soci frutticoltori – dichiara Gabriele Cristofori, presidente della cooperativa Ortolani Cofri -. Gelate tardive, alluvioni, grandinate, piogge intense alternate a lunghi periodi siccitosi, cimice asiatica, fitopatie delle piante: sono tutti fattori negativi che hanno dimezzato le produzioni conferite dai soci alla cooperativa. Tale situazione mette a repentaglio la sostenibilità economica aziendale e richiede un cambio di rotta". Il percorso di fusione per incorporazione di Ortolani Cofri in Agrintesa dovrà essere approvato dalle assemblee straordinarie dei soci delle cooperative la prossima primavera. La fusione diventerà operativa dal 1° giugno 2025.
"I nostri sette dipendenti fissi e i 50 lavoratori avventizi avranno tutti la possibilità di essere integrati in Agrintesa che ha sede a Faenza e ha un importante magazzino di lavorazione a Castel Bolognese – conclude Cristofori –. Sul fronte occupazionale, sono comunque avviate interlocuzioni con le organizzazioni sindacali. I produttori, una volta formalizzata la fusione, diventeranno a loro volta soci di Agrintesa".