Imola (Bologna), 31 ottobre 2024 – Prefettura e Comune firmano un nuovo ‘Patto per l’attuazione della sicurezza urbana’. La Giunta ha dato infatti il via libera, anche per il 2025, al progetto ‘Per una buona movida’ che, dopo essere stato sostenuto dalla Regione, ora vede in prima linea direttamente Palazzo Caprara.
Il piano, che prevede da un lato l’impiego in città degli ormai noti street tutor e dall’altro la programmazione con l’Ausl di iniziative a favore dei giovani contro l’abuso di alcol e droghe, verrà finanziato con 65mila euro. Di questi, oltre 59mila sono a carico della Prefettura; e i restanti 5.800 euro del Municipio. Si tratta di un potenziamento dei fondi a disposizione, visto che il precedente progetto (presentato a fine 2023) aveva previsto una spesa di 50mila euro. A finanziarla, in quel caso, era stata in gran parte la Regione (40mila euro), con l’ente di piazza Matteotti chiamato a sborsare i restanti 10mila euro. Ora invece si sale, come detto, a 65mila euro.
In particolare, il contributo messo in campo dalla Prefettura arriva dal Fondo unico di giustizia, un tesoretto ministeriale nel quale confluiscono i rapporti finanziari e assicurativi sottoposti a sequestro penale o amministrativo oppure a confisca di prevenzione; le somme non ritirate trascorsi cinque anni dalla definizione dei processi civili e delle procedure fallimentari.
"Il Comune intende rafforzare le azioni di prevenzione e di contrasto alle forme di illegalità presenti nel territorio con specifico riferimento al centro storico e al quartiere Pedagna – recita l’accordo tra il prefetto Attilio Visconti e il sindaco Marco Panieri – in quanto tali aree sono quelle maggiormente attenzionate dalle forze dell’ordine e dalla polizia locale, per le frequenti segnalazioni riguardanti vari episodi di degrado, come movida, schiamazzi notturni, rumori molesti, atti di vandalismo".
Nel dettaglio, secondo quanto scritto nell’intesa, le parti concordano di intervenire (nei prossimi 14 mesi) attraverso azioni mirate a: "Prevenzione e contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria quali aggressioni, risse, furti, occupazione indiscriminata di suolo pubblico e privato"; "Promozione del rispetto del decoro urbano"; "Rispetto della quiete pubblica e inquinamento acustico"; "Promozione di azioni di sensibilizzazione contro l’abuso di alcol e stupefacenti".
Oltre che attraverso l’impiego degli street tutor e dei professionisti dell’Ausl, si punta a raggiungere mettere in campo tali interventi attraverso il coinvolgimento delle attività commerciali e la realizzazione di questionari online: uno rivolto ai residenti delle zone ‘calde’, l’altro per gli studenti delle superiori.
Infine, secondo l’accordo, le parti si impegnano, nell’ambito delle rispettive competenze, a favorire lo scambio informativo tra le forze di polizia e la polizia locale. In questo senso, verrà istituita in prefettura una cabina di regia, composta dai rappresentanti delle forze di polizia e della polizia locale, con il compito di monitorare lo stato di attuazione del patto, con cadenza semestrale. Il tutto "anche ai fini della predisposizione, da parte del prefetto, della relazione informativa all’ufficio per il coordinamento e pianificazione delle forze di polizia del dipartimento della pubblica sicurezza – si legge nell’accordo –, individuato quale punto di snodo delle iniziative in materia di sicurezza urbana". Il grosso del finanziamento relativo al progetto (60mila euro su 65mila) andrà all’impiego degli street tutor (vigilanza privata operativa in città dal 2021), la cui attività è stata duramente contestata nei mesi scorsi dalle forze di opposizione.