’Priorità alla Scuola’ è un comitato formato da genitori, insegnanti e cittadini, che ha riconosciuto la didattica a distanza (Dad) come uno strumento utile nell’emergenza ma, cogliendone tutti i limiti, richiede il ritorno tra i banchi di scuola. Nella nostra città il comitato ha raggiunto le 240 sottoscrizioni.
Il comitato ricorda che ad aprile è stata inviata una lettera aperta alla ministra Azzolina, con oltre 85mila firme, per richiedere la riapertura delle scuole, per tutti, in sicurezza. Non avendo ricevuto risposte, la richiesta è stata riproposta il il 23 maggio, in 19 piazze italiane.
Al margine della manifestazione, alcuni genitori e docenti imolesi hanno ribadito la necessità e la complessità della riapertura a settembre in una lettera aperta alla città di Imola. Il documento, ’Ci vediamo a settembre’, sottolinea, da una parte, la necessità didattica e sociale di ritornare tra i banchi dopo l’esperienza della Dad durante l’emergenza e, dall’altra, "l’esigenza di ripartire fin da ora con una programmazione coordinata e capillare per offrire a settembre una scuola a scuola, in sicurezza, a tutti".
"La didattica a distanza – osserva il comitato – ha costituito una soluzione salvifica nell’emergenza, ma ha mostrato anche tutti i suoi limiti perché, per sua natura, il canale telematico non riesce a ricostruire quella rete di relazioni e scambi che caratterizza il dialogo tra apprendimento e insegnamento. Le competenze tecnologiche sviluppate non devono ora essere abbandonate – avverte però il comitato – Le varie piattaforme rappresentano un arricchimento degli strumenti a disposizione dell’attività didattica in presenza. Se il desiderio del ritorno a scuola è ormai auspicato da tutti, è chiaro che molti ancora sono i nodi da sciogliere: il reperimento di spazi idonei, le risorse del personale per garantire la didattica, la pulizia e la sorveglianza, le modalità di ingresso e uscita da scuola e l’organizzazione del trasporto scolastico".
"Come genitori ed insegnanti – si sottolinea – ci chiediamo quante e quali classi saranno sdoppiate? Su quali risorse di personale docente e Ata possiamo contare per un’azione didattica in presenza che non abbia drastiche riduzioni? Con quali modalità si organizzeranno gli orari scolastici, la turnazione, il trasporto, la pulizia e la sanificazione di ambienti e materiali? Ogni istituto, ogni plesso, ha le proprie peculiarità e la programmazione del ritorno sui banchi richiederà valutazioni singole e soluzioni personalizzate".
"Tuttavia – concede il gruppo di docenti e genitori – questo territorio ha una lunga tradizione di cooperazione e ricerca di soluzioni condivise. Ci rivolgiamo quindi a coloro che ricoprono ruoli istituzionali, a livello locale e regionale, affinchè possano attivarsi, fin da oggi, nell’aiutare e coordinare tra loro le singole scuole alla ricerca della migliore soluzione possibile. Proponiamo, inoltre, che il tavolo comunale già costituito possa essere allargato, affinché tutti gli istituti comprensivi e superiori siano rappresentati e che ai lavori partecipi una rappresentanza del corpo docente. Auspichiamo altresì un coinvolgimento attivo delle famiglie, attraverso i rappresentanti dei genitori e le tante forme di associazionismo che, con la loro presenza e il loro contributo, rendono la scuola una comunità educante. Ecco il senso di condividere questo augurio, ’Ci vediamo a settembre’, con tutta la città".