Imola, 30 ottobre 2024 – Nuovo passo in avanti verso la costruzione del nuovo ponte della Tosa. Scaduti senza che siano arrivate ulteriori offerte i termini per la procedura comparativa, la proposta di collaborazione gratuita avanzata nei mesi scorsi da Sacmi passa da “base” a “definitiva”. E dunque potrà ora essere sottoposta al Consiglio comunale per l’approvazione.
Si trattava evidentemente di un passaggio formale, ma necessario per completare l’iter. A questo, secondo l’ipotesi di cronoprogramma stilata da Area Blu, formalizzando l’accordo con Sacmi entro metà novembre è possibile far partire i partire attorno a luglio 2025.
Il progetto per costruire il nuovo ponte della Tosa vale 5,4 milioni ed è coperto dai fondi Pnrr nell’ambito della ricostruzione post-alluvione. Alla realizzazione dell’opera contribuirà, come detto, il colosso cooperativo imolese. Non solo per quanto riguarda le spese per la progettazione e la direzione dei lavori, ma anche quelle per la realizzazione della rotonda per raccordare le vie Tiro a Segno e Quarantini. In cambio, a Sacmi sarà garantita la visibilità del proprio marchio.
“L’opera pubblica ha una particolare importanza per la collettività in quanto consente l’attraversamento sicuro del fiume atteso da decenni – spiegano dalla Giunta –. Permette di migliorare i collegamenti dell’insediamento urbano con le zone collinari e la valle del Santerno (anche in logica di Protezione civile) e il miglioramento delle condizioni idrauliche del corso d’acqua e inoltre andrà a costituire una sicura via di ingresso/esodo dell’adiacente Autodromo”.
Il nuovo ponte della Tosa sarà lungo 120 metri e largo 14: accoglierà il transito di bus e mezzi pesanti, ma avrà anche un marciapiede pedonale e una pista ciclabile. Verrà costruito ‘a monte’ di quello esistente, quest’ultimo destinato a essere demolito una volta terminato il cantiere nel 2026. E sarà collegato all’attuale sistema stradale da nuove rotatorie: una per unire le vie Quarantini e Tiro a Segno, l’altra per le vie Tiro a Segno-Kennedy-Codrignano.
Nel frattempo, approda oggi in Consiglio comunale la delibera che inserisce nel piano triennale delle opere pubbliche di alcuni importanti lavori finanziati dalla struttura guidata dal commissario alla ricostruzione post alluvione, il generale Francesco Paolo Figliuolo, sempre con i fondi del Pnrr. Il tutto anche alla luce di alcune rimodulazioni e nuovi interventi contenuti in un paio di recenti ordinanze firmate dallo stesso Figliuolo.
In particolare, si parla di un aumento del quadro economico della voce ‘Manutenzione straordinaria allagamento via Gambellara’, che sale da 350mila a 450mila euro “a seguito della richiesta di adeguamento per le maggiori spese verificate durante la progettazione”, si legge nella delibera oggi al vaglio di maggioranza e opposizione. Inserito poi un intervento in via Tiro a Segno per un 150mila euro (annualità 2024) e un altro, da 450mila euro, per lavori in via Cardinala a Spazzate Sassatelli (2025).
Poi c’è il capitolo Autodromo e, più generale, quello della messa in sicurezza del tratto urbano del Lungofiume dal ponte della Tosa a quello della ferrovia. Inseriti, in questo caso, due diversi interventi: uno da 775mila euro per l’annualità 2024 e un altro, ben più cospicuo, da 7 milioni 725mila euro. Il totale fa appunto 8,5 milioni, che è la somma annunciata già lo scorso gennaio da un’ordinanza di Figliuolo.
Infine, da registrare la recente approvazione da parte della Giunta del progetto esecutivo da 225mila euro redatto da Area Blu per il completo ripristino (sempre finanziato con i fondi della struttura commissariale) di via Correcchio e della già citata via Gambellara, entrambe danneggiate dalle alluvioni.