Nuovo Ponte della Tosa. C’è un altro via libera. La Lega: "Paga il governo. Basta con le lamentele"

Oggi il Consiglio comunale approva il piano triennale delle opere. Nell’elenco, il finanziamento di 5,4 milioni di euro erogato da Figliuolo. Marchetti, esponente del Carroccio: "Il Comune sa solo criticare".

Nuovo Ponte della Tosa. C’è un altro via libera. La Lega: "Paga il governo. Basta con le lamentele"

Il vecchio ponte della Tosa sul Santerno sarà demolito dopo giugno 2026

L’iter per la costruzione del nuovo ponte della Tosa compie oggi un altro passo in avanti. Nel pomeriggio, dopo il passaggio di due giorni fa in commissione Bilancio, il Consiglio comunale approverà l’annunciato aggiornamento al piano triennale dei lavori pubblici. Si tratta di una modifica che si è resa necessaria dopo il via libera del commissario straordinario alla ricostruzione post-alluvione, Francesco Paolo Figliuolo, a finanziare l’opera da 5,4 milioni con i fondi del Pnrr. Il progetto rientrerà infatti nei lavori di messa in sicurezza, con diminuzione del rischio idraulico, del fiume Santerno.

"L’amministrazione comunale, a questo punto, dovrebbe soltanto tacere", affonda in vista della votazione odierna il capogruppo della Lega, Daniele Marchetti, sottolineando come il disco verde di Figliuolo rappresenti "l’ennesimo via libera" dopo gli 8,5 milioni stanziati dalla struttura commissariale per la messa in sicurezza del tratto urbano del Lungofiume (compreso il muro a difesa del paddock dell’Autodromo) e gli altri due milioni sbloccati per la ricostruzione della ciclovia del Santerno.

"Sentiamo criticare in maniera sistematica la gestione post alluvione, parlare di tagli agli enti locali, ma ci si dimentica sempre di evidenziare che di risorse ne stanno arrivando eccome – prosegue Marchetti, che è anche consigliere regionale del Carroccio –. Il nuovo ponte della Tosa, di cui non ne mettiamo sicuramente in discussione l’utilità, rappresenta soltanto l’ultimo tassello, dimostrazione che la struttura commissariale è stata sempre e sarà attenta alle necessità segnalate dai territori".

E ancora: "Non dimentichiamo inoltre che, oltre a quella che possiamo definire la lista dei desideri della Giunta Panieri, ci sono tutte quelle opere di messa in sicurezza del territorio, dalla sistemazione dei corsi d’acqua, al contrasto dei fenomeni legati al dissesto idrogeologico", prosegue Marchetti. Che conclude: "L’amministrazione comunale dunque ringrazi e, in futuro, eviti di strumentalizzare quella che per la nostra regione è stata una vera e propria tragedia".

L’accelerazione sulla costruzione del nuovo ponte della Tosa è tanto evidente quanto inusuale, quando come in questo caso si parla di lavori pubblici. Dopo che nel 2023, dopo anni di discussioni, il progetto è stato inserito per la prima volta nel piano triennale delle opere comunali, già lo scorso mese di maggio è arrivata infatti l’approvazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali stilato per individuare la migliore tra le soluzioni prese in considerazione per il nuovo attraversamento sul fiume Santerno. E a quel punto la Giunta ha anticipato di un anno, dal 2026 al 2025, l’avvio della realizzazione dell’opera.

La progettazione dell’intervento, a sua volta, potrebbe essere pronta già entro la fine di quest’anno, visto l’interessamento di Sacmi a occuparsene. I lavori dovranno invece essere ultimati (così come tutti cantieri finanziati dal Pnrr) a giugno 2026, quando il vecchio ponte sarà demolito per fare spazio alla nuova struttura lunga 120 metri e larga 14 e pensata per essere attraversata dai mezzi pesanti e completata da un marciapiede pedonale e da una pista ciclabile.

Enrico Agnessi