REDAZIONE IMOLA

No al giudizio immediato: Ginnastica Biancoverde, salta il processo alla Gatti

Accolte le eccezioni sollevate dalla difesa, gli atti ora tornano al Gip L’insegnante è accusata di aver vessato e insultato quatto allieve

È stato dichiarato nullo dal giudice del Tribunale di Bologna il decreto di giudizio immediato, emesso dal gip su richiesta del pm Augusto Borghini, nei confronti di Eleonora Gatti, l’allenatrice di ginnastica della società Biancoverde accusata di maltrattamenti commessi negli anni su quattro allieve, che l’hanno denunciata. Il processo sarebbe dovuto cominciare l’altra mattina ma il legale dell’allenatrice, l’avvocata Daniela Mascherini, durante la cosiddetta udienza di ‘smistamento’ ha sollevato alcune eccezioni e in quest’ambito è stato accolto dal giudice un vizio di forma sul decreto di giudizio immediato.

Ora gli atti torneranno quindi al Gip che dovrà decidere se emettere un nuovo decreto di giudizio immediato oppure un altro provvedimento.

Nei mesi scorsi nei confronti dell’allenatrice era scattata anche la sospensione – poi revocata – da parte del tribunale federale, a causa dell’indagine in corso. L’accusa è di aver vessato e umiliato le allieve, insultate e denigrate, minacciando di escluderle dalle competizioni e di punizioni. In alcuni casi ci sarebbero anche state percosse e lesioni. L’allenatrice ha sempre ribadito la correttezza della sua condotta. Il fascicolo sarebbe aperto a seguito della denuncia di quattro giovani, iscritte nella stessa palestra imolese, che, negli scorsi anni, (non tutte nello stesso periodo) avrebbero subito vessazioni dall’allenatrice.

Le ragazze sono assistite dagli avvocati Fabio Iudica e Patrizia Pancanti del foro di Milano, messi a disposizione dall’associazione ChangeTheGame a cui le quattro (di 11, 20, 24 e 33 anni) si sono rivolte.

A fare quadrato attorno all’insegnante c’è invece sempre stata la società Biancoverde che ha più volte ribadito "che le accuse sono assolutamente infondate ed esorbitanti, parlando di "una professionista di alto livello e persona ben diversa rispetto a quanto descritto in atti, come certamente emergerà".

"Ribadisco ancora una volta la pinea fiducia nella magistratura – sottolinea Gatti –. Ora auspico che, nel nuovo procedimento, vengano raccolte anche le testimonianze escluse in precedenza. Sono convinta che, in questo modo, verrà fatta definitiva chiarezza sul caso e confermo per l’ennesima volta la mia estraneità a ogni accusa". Nel frattempo prosegue anche il procedimento federale con la sentenza attesa per fine novembre. Proprio nella giornata di ieri, sono state raccolte ulterori testimonianze.