REDAZIONE IMOLA

Nella Baroncini, la prima donna che fu assessore

Nella Baroncini, fu un membro di spicco della Resistenza imolese. Figlia di Umberto e Carolina Giovannini, nacque il 22 luglio 1907 a Imola.

Operaia di idee comuniste che per evitare di essere arrestata nel 1928 dovette fuggire e nel 1931 espatriò prima in Francia e poco dopo in Urss dove si iscrisse alla scuola di partito. Rientrò in Francia con la sorella Maria nel 1932 e compiuto un breve addestramento pratico per il lavoro politico, venne destinata al ritorno in Italia. Il 14 luglio 1932, mentre stava rimpatriando, fu arrestata dalla guardia di frontiera con la sorella.

Il 21 novembre 1932 fu condannata a 5 anni di confino e schedata, alla scadenza del periodo le furono assegnati altri 5 anni. Durante il confino si ammalò gravemente per le condizioni insalubri della cella nella quale dormiva. In quegli anni, nonostante le precarie condizioni di salute aiutò le compagne di prigionia a creare una squadra di calcio ed una biblioteca. Il 15 maggio 1939 a Ponza (LT), sposò con non poche difficoltà Antonio Cicalini.

Dall’amore dei due nacque Ninel. Fu inoltre incarcerata per 18 mesi nel penitenziario di Poggioreale (NA) per aver organizzato manifestazioni assieme ad altre confinate.

Rilasciata il 3 agosto 1943, prese parte alla Resistenza ed affidando la piccola Ninel a famiglie amiche di Imola, Massa Lombarda, Bubano ed Osteriola, riuscì ad organizzare le donne della resistenza nell’imolese. “Renata”, questo fu il suo nome di battaglia ed il suo compito fu quello di organizzare le staffette e raccogliere viveri e danaro per la resistenza. Venne riconosciuta partigiana nella settima brigata GAP Gianni Garibaldi dall’1 dicembre 1943 al 14 aprile 1945 e nello stesso anno divenne il primo assessore donna della città di Imola.

Andrea Podestà