FRANCESCA PRADELLI
Cronaca

Negozianti, più ombre che luci a Imola: “I saldi estivi vanno a rilento. La partenza a luglio non ci aiuta”

Gli esercenti del centro tracciano un bilancio in chiaroscuro dopo la prima settimana di offerte. Roberta Lanzoni: “Riprogrammare le date”. Gianluca Alpi: “Con i primi caldi sono andati tutti al mare”

A sinistra, Gianluca Alpi. Sopra, Aldina Salami. A destra, Chiara Cocchi

Imola, 14 luglio 2024 – “Come vanno i saldi? Come il traffico in autostrada verso il mare il weekend: a rilento”. La metafora di Gianluca Alpi, titolare del negozio ’Lucas’ in centro descrive una sensazione comune dei commercianti imolesi. I saldi, cominciati il weekend del 6 luglio, non hanno infatti ancora ingranato la marcia.

“Anzi, i primi giorni sono stati i più drammatici – spiega Alpi – le persone, con i primi caldi, hanno avuto la priorità di andare al mare, dato il maltempo delle settimane precedenti. Poi c’è anche un problema economico, la gente se ha i soldi per il mare non si mette a comprare la maglia. Adesso con i saldi c’è un acquisto più mirato, una volta i clienti si buttavano molto di più. Vengono per la camicia bianca, se non hai quella non prendono quella azzurra, perché hanno in testa quello che serve. Poi, ovvio, ci sono delle mezze giornate che coprono il lavoro di due giorni, però è un problema generale”.

Anche Roberta Lanzoni, del negozio ’Lègami’, concorda con Alpi: “A mio parere, bisognerebbe proprio riprogrammare le date in base alla stagione che sta cambiando. Mettere i saldi all’inizio di luglio quando l’estate è iniziata da pochissimo, dato il cambiamento climatico, non va bene. Dovrebbero cominciare ad agosto, quando sai che l’estate è inoltrata e ci sono le rimanenze. Noi cosa ci guadagniamo?”. A parere della Lanzoni, inoltre, il caldo torrido non invita le persone a uscire di casa e fare acquisti: “Ci sono pomeriggi in cui non si muove nemmeno una foglia, posso dire però che il problema non è solo a Imola. Io sono di Ravenna e la situazione è uguale”.

Un periodo per niente facile nemmeno per Aldina Salani, di ’Da Betta Negozio’: “Noi avvisiamo la clientela affezionata con dei messaggi prima che inizino i saldi, ma non è cambiato niente – dice –. Non c’è stato un cliente in più, vengono sempre le solite persone. Le persone non hanno più interesse negli acquisti come avevano un tempo, c’è un tipo di approccio diverso dopo il Covid”.

Per qualcuno, però, il bilancio è finora positivo. A essere soddisfatta della prima settimana di saldi è infatti Chiara Cocchi, proprietaria di ’Colei Store’: “Nonostante un primo weekend a rilento perché la gente era via, non mi posso lamentare. Da quando ho aperto, a marzo, mi sono costruita la mia clientela, ma è stato l’ultimo ’Imola di mercoledì’ che è stato proficuo, ho tenuto aperto anche alla sera e questo mi ha aiutato. È stata una giornata decisiva”. Proprio per questo motivo, Cocchi invita a fare sempre più iniziative in centro per ampliare la possibilità di scelta. “Anche se si tratta di lavorare un po’ di più alla sera, uno lo fa volentieri sapendo di attirare gente – conclude –, vedere le vie piene è un gusto. Spero ci possa essere qualcosa di più”.