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Narducci: "Tennis in pista? Idea azzardata"

L’ex azzurro scettico sull’evento sfrattato dalla F1. "Buono il tentativo, ma troppe incognite. E qui il Gp deve avere la priorità su tutto"

Narducci: "Tennis in pista? Idea azzardata"

Ammette di aver "apprezzato molto" il tentativo di organizzare un evento tennistico in Autodromo, ma d’altra parte mette in evidenza le tante incognite che ne avrebbero accompagnato la realizzazione. Massimiliano Narducci, ex uomo Davis azzurro, oggi direttore del Tozzona Tennis Park, inquadra così la vicenda dell’annullamento del torneo con Matteo Berrettini e altri big della racchetta ‘sfrattato’ dalla Formula 1 che tornerà in riva al Santerno il 21 maggio anziché nella tradizionale finestra di fine aprile.

"Sicuramente il Gran premio, a Imola, è l’appuntamento più importante a livello sportivo – ricorda Narducci –. È una città che vive di questo evento ed è giusto che abbia la priorità su tutto. Credo, tuttavia, che chi ha organizzato questo tipo di evento abbia azzardato molto".

E il motivo è presto detto. "Personalmente, conoscendo bene quell’ambiente e i giocatori, so benissimo che hanno programmi ben precisi che comunque, per vari fattori, possono saltare da un momento all’altro", è il ragionamento del direttore del Tozzona Tennis Park. Che prosegue: "Fin dal principio ero abbastanza scettico su questo tipo di evento, in quanto eventi ufficiali ed esibizioni sono due realtà molto diverse; le esibizioni, per esempio, oggi non vengono quasi più organizzate". E ancora: "Ho organizzato per 17 edizioni l’Internazionale di Imola costruendomi una certa esperienza in questo campo e l’idea di un torneo sul circuito era nei miei progetti. Quando è stato proposto questo format, andava valutato se fosse effettivamente fattibile dal punto di vista dei giocatori. Io ho qualche dubbio sul fatto che questi ultimi avrebbero potuto mantenere l’impegno, soprattutto trattandosi di un evento di un giorno. Non so quanto avrebbe giovato allo sport tennistico imolese. Per un atleta non ha nessun senso giocare ad un’esibizione".

Poi ci sono tutte le incognite legate al posto scelto per il torneo, vale a dire l’Enzo e Dino Ferrari. "Poteva risultare stimolante in quanto svolta all’interno dell’Autodromo – riconosce Narducci – ma molte sono le variabili di cui tenere conto. Io credo che, al di là della sovrapposizione di date con il Gran Premio, possa essere subentrata qualche altra problematica. Ho apprezzato molto, comunque, il tentativo di organizzare un evento tennistico".