
Parla il vicepremier: "La gara è il simbolo di un’Italia vincente". Il sindaco: "Il circuito un attore chiave nella diplomazia sportiva".
L’impresa resta difficile; ma da oggi Imola ha un nuovo alleato. "Tutto quello che si può fare per sostenere l’immagine dell’Italia lo facciamo", assicura parlando della trattativa per tenere il Gp di F1 in città a partire dal 2026 il vicepremier Antonio Tajani, ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, che ieri alla Farnesina ha tenuto a battesimo il calendario eventi 2025 del circuito. "Lavoreremo per ottenere il miglior risultato possibile", le parole di Tajani, che potrebbe essere presente alla gara di maggio: "Vediamo, dipende dalla situazione internazionale… Se riesco, ci sarò molto volentieri".
Fin qui le dichiarazioni a margine dell’evento di presentazione del calendario 2025 dell’Enzo e Dino Ferrari. Ma anche durante la conferenza stampa alla Farnesina, che attraverso l’Istituto per il Commercio con l’Estero sostiene ogni anno il Gp di F1 con cinque milioni di euro, il legame con il Santerno sembra forte.
"Imola con il suo Gran Premio non è soltanto un fenomeno che riguarda lo sport, ma molto di più: è il simbolo del made in Italy, è il simbolo di un’Italia vincente, che piace", il pensiero di Tajani, che ha ricevuto dal sindaco Marco Panieri una riproduzione in ceramica che lo ritrae assieme all’Enzo e Dino Ferrari.
"Il Gran premio è anche una calamita straordinaria per attirare turisti nel nostro Paese – evidenzia sempre il titolare della Farnesina –. Non è soltanto il grande evento, è parte di una strategia di politica internazionale, di politica della crescita del nostro governo. Quindi continueremo a sostenere questa iniziativa perché siamo assolutamente convinti che Imola sia uno strumento fondamentale per la crescita e per la promozione dell’immagine dell’Italia, del bello dell’Italia, del made in Italy nel mondo".
Assieme a Tajani, al tavolo della conferenza stampa moderata da Carolina Tedeschi, anche il presidente dell’Istituto commercio estero, Matteo Zoppas, il sindaco Marco Panieri, il coordinatore Politiche sportive della Regione Emilia-Romagna, Giammaria Manghi e il direttore generale dell’Autodromo, Pietro Benvenuti. In platea, oltre al presidente di Formula Imola, Gian Carlo Minardi, anche quelli di Con.Ami, Fabio Bacchilega, e della società di promozione turistica IF – Imola Faenza, Gianfranco Montanari, nonché l’assessora all’Autodromo, Elena Penazzi, e l’ex pilota di Formula 1, Pierluigi Martini. Mandano un video anche l’imolese Stefano Domenicali: "In un contesto dove tutti vogliono il Mondiale avere due Gp nello stesso Paese è complicato, ma stiamo lavorando per trovare una soluzione", ribadisce il capo del Circus, confermando l’ipotesi rotazione tra gare europee storiche.
"Imola nel mondo non significa solo la gara di Formula 1, ma rappresenta tutto ciò che gira attorno al comparto della moto, della Motor Valley piu` in generale, e delle tecnologiche automotive che sicuramente sono tra le eccellenze della manifattura italiana – aggiunge Zoppas –. Un evento come il Gp di Imola è quindi una occasione, un megafono eccezionale perché riesce a raggiungere cinque milioni di audience e oltre 200mila spettatori presenti, molti dei quali internazionali ai quali raccontiamo la bellezza e il valore di questa filiera fortemente innovativa che fa 60 miliardi di euro di export nel mondo". Musica per le orecchie del sindaco Panieri, che rilancia: "L’Autodromo è un attore chiave delle strategie di diplomazia sportiva italiana. Portando Imola nel mondo valorizziamo l’Italia, le piccole e medie imprese nazionali e lo sport".
Enrico Agnessi