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Minardi day, riapre anche il museo Tecno e Nuvolari: due miti in mostra

Il Checco Costa torna visitabile da domani all’11 settembre tra vetture che hanno fatto la storia e immagini. Gli organizzatori puntano a superare le 9mila presenze di un anno fa e ad avvicinarsi alle 15mila del 2019

Il fine settimana del Minardi Day segnerà anche la temporanea riapertura al pubblico del museo Checco Costa, negli ultimi mesi utilizzato principalmente come area hospitality durante i grandi eventi o per altre iniziative di vario genere. Da domani gli spazi espositivi all’ingresso dell’Autodromo, ora ribattezzati ‘Show-room Motor Valley’, accoglieranno infatti le mostre ‘Tecno, la passione di un team italiano’ e ‘Quando scatta Nuvolari’. Questo fine settimana, così come per la mostra scambio del Crame (9-11 settembre), l’ingresso sarà incluso nel biglietto dell’evento. Gli altri giorni, il biglietto d’ingresso sarà di 10 euro con ingresso omaggio per i minori di 12 anni.

Il primo percorso espositivo racconta la storia della Tecno, la ‘Rossa’ di Bologna, scuderia automobilistica italiana, fondata dai fratelli Pederzani, già costruttori di kart con la Tecnokart. Il team gareggiò in varie categoria tra cui Kart, F. 850, Formula 3, Formula 2 e Formula 1 tra il 1962 e il 1973. Saranno esposte diverse vetture storiche, della collezione di Andrea Baroni, tra cui la F1 di Chris Amon del 1973.

E poi c’è la mostra fotografica multimediale dedicata a Tazio Nuvolari, allestita in collaborazione con l’omonima scuderia, dove il verbo ‘scatta’ va inteso sia in senso automobilistico, con la potenza dell’imprendibile campione, sia in senso fotografico, perché Nuvolari fu un asso anche della fotografia. Dell’imponente tesoretto di immagini dovute all’obiettivo di Nuvolari, la mostra propone una selezione di foto dove il grande pilota rivela non soltanto un’ottima tecnica di ripresa (senso dell’inquadratura, studio degli effetti di luce e via dicendo) ma anche una curiosità e un’attenzione alla realtà circostante che danno a questo piccolo patrimonio iconografico un valore di testimonianza assolutamente inatteso e di grande interesse. All’interno del museo, saranno esposte inoltre la Cisitalia D46 del 1946 della Collezione Mario Righini e la Bianchi 500 di Tazio Nuvolari.

Insomma, un motivo in più per non perdersi l’evento che sancirà l’inizio della seconda parte di stagione dell’Autodromo. Il meteo per il fine settimana è ancora incerto (come da tradizione per il Minardi day), ma le sensazioni degli organizzatori sono comunque positive. Nel 2021, nonostante limitazioni e obbligo di green pass, vennero raggiunte oltre 9mila presenze complessive nella due giorni: cinquemila appassionati e duemila addetti ai lavori in servizio sabato e domenica. Per quanto riguarda quest’anno, dalle parti dell’Autodromo c’è poca voglia di sbilanciarsi sui numeri.

A fronte di duemila biglietti già venduti in prevendita (tagliandi disponibili sul circuito Ticketone al prezzo di 21,50 euro per la giornata singola e a 37 euro per gli abbonamenti, mentre gli under 13 entrano gratis), si proverà comunque ad avvicinarsi quanto più possibile alle cifre dell’ultima edizione dell’era pre-Covid. Nel 2019, infatti, le presenze nell’arco del fine settimana furono addirittura 15mila, contro le 9mila dell’anno precedente. Cinquemila, invece, gli spettatori dell’edizione 2017. Del resto, la manifestazione era nata senza grossi clamori solo dodici mesi prima, in occasione di quello che all’epoca era il decennale dell’ultimo Gran premio di Formula 1 disputato a Imola (San Marino 2006). Il primo Minardi day, nel 2016 appunto, durò solo un giorno. Arrivarono in tanti, ma a fine manifestazione non vennero diffusi dati ufficiali sulle presenze.