Merce falsa nel baule. Si fingevano corrieri, scoperti dalla polizia

In tre nei guai: gli agenti li hanno seguiti e hanno trovato i prodotti contraffatti. Phone, caricatori, cuffie e coltelli. Indagati, non potranno più entrare in città.

Merce falsa nel baule. Si fingevano corrieri, scoperti dalla polizia

Merce falsa nel baule. Si fingevano corrieri, scoperti dalla polizia

Si fingevano corrieri Sda. Ma le consegne le facevano in Bmw, vendendo materiale elettronico contraffatto. Tre cittadini del sud, rispettivamente classe 1980, 1985 e 1974, sono finiti nei guai dopo l’operazione messa in atto dal commissariato della polizia di Imola. Sono ora indagati per introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi in concorso. Martedì mattina gli agenti hanno ricevuto una notifica, dal sistema di lettura targhe, del passaggio sul territorio imolese di una autovettura Fiat 500, segnalata come auto a noleggio in uso a soggetti autori di diversi reati. Gli operatori in borghese iniziavano così a seguirla. A bordo c’era un uomo che dopo aver percorso diverse strade si è fermato in un bar in viale Amendola. A quel punto, dopo aver atteso l’arrivo di una Bmw, con a bordo due uomini, i tre sono entrati a fare colazione. Poi, una volta usciti, uno di loro ha tolto la maglia che indossava per mettere quella con il logo Sda e un cappellino con impresso il marchio di Poste Italiane. A quel punto i tre sono ripartiti direzione Bologna.

Gli agenti, insospettiti dai movimenti, procedevano a fermare le autovetture. Nei due bauli venivano trovati diversi elettrodomestici e materiale elettronico con marchio contraffatto: coltelli con impresso il logo D.M.C., asciugacapelli con marchio Dyson, cuffie della Apple, powerbanks marcate Iphone battery pack, nonché felpe e t-shirt con impresso il logo del corriere espresso Sda. Gli uomini, che non sapevano giustificare la provenienza del materiale, ammettevano successivamente di vendere tali prodotti idonei a trarre in inganno i cittadini.

I tre, già gravati da pregiudizi di polizia per reati della stessa indole, venivano deferiti all’autorità giudiziaria per il delitto di introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi in concorso. Inoltre, per loro, è stato anche notificato l’avvio del procedimento amministrativo per l’adozione del foglio di via obbligatorio dal comune di Imola. Un provvedimento che già avevano ricevuto anche da altre città del nord Italia. Anche l’auto Bmw è stata posta sotto sequestro amministrativo perché utilizzata per commettere reati. Era intestata alla madre del conducente. Ora la polizia cercherà anche di capire da dove provenissero i prodotti.

n. m.