Imola, 19 settembre 2023 – Devastato da i singhiozzi, a malapena è riuscito a proferire la parola durante l’udienza di convalida del suo arresto. Arresto convalidato, alla fine, ma è tornato in libertà senza alcuna misura cautelare il giovane imolese di 24 anni che la notte tra venerdì e sabato scorsi ha tamponato con l’auto e ucciso Antonio Vilardi, il medico di 41 anni che era in sella alla sua moto all’incrocio tra viale Francesco d’Agostino e via Salvo D’Acquisto. Il giudice per le indagini preliminari Andrea Salvatore Romito ha preso questa decisione, come richiesto anche dal difensore del ventiquattrenne, che ha sottolineato come per il suo assistito non sussistessero esigenze cautelari dettate da pericolo di fuga – dato che abita in città con la famiglia –, rischio di inquinamento delle prove, vista la natura del reato, né di reiterazione dello stesso, siccome il ventiquattrenne, incensurato, ha pure la patente ritirata e l’auto sotto sequestro. La Procura, con la pm Gabriella Tavano, aveva chiesto gli arresti domiciliari.
"Il mio assistito è devastato – commenta l’avvocato Alberto Padovani, che lo rappresenta –. Non è quasi riuscito a proferire parola in aula. Ogni ora che passa si rende più conto di quello che è successo. Durante l’udienza ha pianto ininterrottamente, era quasi assente". Nel frattempo, siccome il giovane era coperto da assicurazione anche in caso di incidenti in stato di ebbrezza, la compagnia è stata già incaricata di risarcire la famiglia della vittima.
I fatti. Era la notte del 16 settembre quando il ventiquattrenne a bordo della propria auto Mazda Cx30, sotto gli effetti dell’alcol, ha tamponato e ucciso il chirurgo specializzato in ortopedia, molto noto a Imola. La vittima era in sella alla sua Ducati. I due mezzi si stavano dirigendo nella stessa direzione, verso il centro della città. Inutile l’intervento dei carabinieri e dei sanitari del 118, che si sono immediatamente recati sul luogo dell’incidente: un’ora più tardi, il cuore di Vilardi aveva smesso di battere.
Dopo l’incidente l’automobilista, sottoposto agli accertamenti di rito dai carabinieri intervenuti sul posto, era risultato positivo all’alcol test con un valore di 1,21 grammi al litro, cioè oltre il doppio del limite consentito. Su disposizione della Procura era stato trasferito in carcere con l’accusa di omicidio stradale e sanzionato per la guida in stato di ebbrezza. Ieri mattina, si è tenuta l’udienza di convalida in videocollegamento dal carcere della Dozza. Il ragazzo non ha rilasciato nuove dichiarazioni al giudice, ma ha rimandato a quelle spontanee rilasciate al momento dell’arresto.
Una morte , quella del giovane medico che lascia la moglie e un figlio di appena otto anni, che ha lasciato sgomenta la comunità imolese, in cui l’ortopedico specializzato in interventi alla spalla era molto noto e apprezzato. Vilardi, di origine calabrese, si era trasferito a Imola nel 2014.