Matteotti, per non dimenticare: "La città lo porta sempre nel cuore"

Consiglio comunale in memoria del socialista ucciso dai fascisti. Castellari: "Un uomo forte e coraggioso"

Matteotti, per non dimenticare: "La città lo porta sempre nel cuore"

Matteotti, per non dimenticare: "La città lo porta sempre nel cuore"

Un momento istituzionale per ricordare e valorizzare l’opera e il pensiero politico di Giacomo Matteotti, nell’adunanza più importante della città, di fronte alla piazza a lui intitolata. A cento anni dal suo assassinio, il Consiglio comunale ha ricordato ieri la figura del deputato socialista ucciso a Roma dai fascisti il 10 giugno 1924. Lo ha fatto nello spirito della legge 92, approvata lo scorso anno dal Parlamento all’unanimità.

All’inizio della seduta, il professor Carlo Galli, docente di Storia delle dottrine politiche all’Università di Bologna, è intervenuto per ricordare la vicenda di Matteotti, figura di primissimo piano nella storia italiana. "Matteotti non va interpretato da solo, ma attraverso il contesto – le parole di Galli –. E il contesto ci insegna che quando la politica è troppo debole possono capitare disastri. E che se arriva un avventuriero forte, molta gente china il capo".

Ad aprire la seduta, il saluto del vicesindaco Fabrizio Castellari, in rappresentanza del sindaco Marco Panieri, impegnato fuori città per altri impegni istituzionali. "Imola porta nel cuore la grande figura di Matteotti, perché le radici più profonde della nostra città richiamano le sue virtù di uomo libero, tenace e coraggioso", il pensiero di Castellari.

Sono seguiti gli interventi del presidente del Consiglio comunale, Roberto Visani, e del vicepresidente Nicolas Vacchi. "Mutuando le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, diciamo che Imola si inchina alla memoria di Matteotti, ‘difensore dei ceti subordinati e martire della democrazia’", ha aggiunto Visani, mentre Vacchi ha reso omaggio alla "vita di un uomo libero e coraggioso ucciso in ragione delle sue idee".

Poi è stata la volta del professor Galli, il cui intervento è stato seguito da quelli dei gruppi consiliari. A concludere il momento di ricordo, l’assessore alla Cultura, Giacomo Gambi. "È importante che ci siano momenti di approfondimento, di formazione della nostra memoria collettiva con riferimento al periodo del fascismo e, più in generale, alla storia del ‘900 – ha sottolineato Gambi –. E non solo a scuola, ma anche all’interno della società tutta di cui il Consiglio comunale è massima espressione perché ne è la rappresentanza".