PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Maltratta e minaccia la compagna: "Ti faccio finire in sedia a rotelle". Arrestato dopo due anni e mezzo

L’ex aveva fatto perdere le proprie tracce dopo aver ricevuto una condanna a due anni e sei mesi

Maltratta e minaccia la compagna: "Ti faccio finire in sedia a rotelle". Arrestato dopo due anni e mezzo

L’uomo è stato rintracciato grazie al lavoro dei militari dell’Arma dei carabinieri

Dopo la condanna a 2 anni e sei mesi, che gli era stata inflitta nel luglio dell’anno scorso dal Tribunale di Pistoia, aveva fatto perdere le sue tracce. Da allora, di un cittadino pratese di 44 anni, non si sapeva più niente. Una condanna per per i reati di maltrattamenti, atti persecutori e lesioni personali aggravate nei confronti della sua compagna, con cui conviveva.

E invece, lunedì, a conclusione delle indagini portate avanti in questi mesi dalle forze dell’ordine, è stato rintracciato e arrestato nel centro di Prato dai carabinieri della Stazione di Pistoia,con i colleghi della sezione di polizia giudiziaria della procura della Repubblica di Pistoia. Mettendo così fine a quello che era un vero e proprio incubo.

L’uomo, infatti, era stato denunciato per i suddetti reati commessi a Quarrata e a Campi a cavallo fra il 2020 e il 2021. Qui aveva ripetutamente maltrattato la donna, anche con violenze psicologiche, esercitando nei suoi confronti un "morboso controllo" e lasciandosi andare a furiose scenate di gelosia.

Voleva vedere il suo telefono, era arrivato addirittura a minacciarla di morte e di "farla andare sulla sedia a rotelle", affermando inoltre di voler rendere pubblico sui social un video relativo ad alcuni momenti di intimità della coppia. E ancora: "Vado in galera, ma vi faccio la festa, ve la ricorderete", questo solo un esempio dei toni usati dall’uomo quando aveva a che a fare con quella che era la sua compagna. Insomma, un inferno di percosse e minacce.

Non solo, si era addirittura presentato sul posto di lavoro della donna cercando di costringerla a salire su un furgone, afferrandola violentemente per un braccio e provocandole in questo modo delle lesioni. La sentenza di condanna era diventata irrevocabile nel dicembre 2023, ma l’uomo si era già reso irreperibile da diversi mesi, tant’è che non era stato possibile notificargli i provvedimenti che gli avrebbero consentito di beneficiare di misure alternative alla detenzione.

Ma non è finita perché, nel momento in cui è stato fermato, gli è stato notificato anche un ulteriore provvedimento, scaturito nell’ambito di un altro processo penale sempre al Tribunale di Pistoia, in cui è imputato di avere fatto mancare i necessari mezzi di sussistenza alla figlia minore, avuta da un altro rapporto, e alla madre della ragazza. Il dibattimento, che era stato sospeso "per mancata conoscenza del processo da parte dell’imputato", potrà quindi riprendere in seguito al ritrovamento dell’uomo.