Imola, 11 gennaio 2024 – Dallo spavento alla bagarre politica sul tema della sicurezza degli edifici scolastici. Il giorno dopo l’evacuazione delle scuole Orsini di Imola per sospette esalazioni, con diverse persone portate al pronto soccorso per effettuare quei controlli preventivi in grado di allontanare lo spettro di possibili gravi intossicazioni, tiene banco una certa preoccupazione.
Si tratta, infatti, del secondo episodio critico alle latitudini del plesso di via Vivaldi dopo il principio d’incendio che nello scorso luglio aveva mandato in fumo parte della copertura dello stabile. Un quadro che conosce bene il sindaco Marco Panieri che ieri ha presidiato a più riprese con una serie di sopralluoghi la scuola del quartiere Pedagna insieme alla neo assessora Gianna Gambetti: “Prima di tutto ci siamo interessati delle condizioni dei ragazzi e dei bambini – ha detto in un video postato sul suo profilo social il primo cittadino –. Dodici di loro sono rimasti sotto osservazione ma, per fortuna, non ci sono criticità particolari da rilevare. Le verifiche sulle possibili cause dell’accaduto sono in corso con approfondimenti tecnici per capire meglio la situazione”. E ancora: “La macchina dell’emergenza, con tutte le forze scese in campo tempestivamente, ha funzionato per il meglio compresi quei piani di evacuazione provati a lungo con esercitazioni mirate – ha aggiunto il sindaco –. Dai primi rilevamenti effettuati non ci sono segni di incendio e neppure la presenza anomala di sostanze o liquidi”.
Non solo. “Sono state eseguite verifiche puntali con specifiche strumentazioni per capire se nelle condutture dell’aria, o in altri ambienti della scuola, si sia registrato qualcosa di diverso da segnalare – ha concluso –. Non erano in corso sessioni di pulizia o lavori particolari nello stabile. E’ un quadro molto delicato perché non conosciamo ancora esattamente gli elementi critici ma proseguiremo gli approfondimenti tecnici. Il mio ringraziamento va soprattutto alla dirigenza e al personale del pronto soccorso dell’ospedale della città che ha creato una equipe di intervento dedicata e allestito ambienti specifici di accoglienza”. Roventi le polemiche da parte delle forze di opposizione tra i banchi del municipio di piazza Matteotti: “Seguiamo con apprensione quanto accaduto – scrive in una nota Nicolas Vacchi, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale e metropolitano –. Un quadro surreale e preoccupante oltre che di una gravità inaudita. Quanto avvenuto ieri è qualcosa a cui non avremmo mai voluto assistere: bambini e personale spaventati, l’arrivo delle ambulanze e il trasporto in pronto soccorso. Mi auguro poi che non ci siano ricadute sulla salute. Tutto questo è inaccettabile”.
Ma non è tutto: “Nell’arco di sei mesi si sono verificati due episodi, pur diversi per entità, ma così gravi nello stesso istituto scolastico – ricorda il consigliere di FdI –. La giunta Panieri sembra dormire sul tema della scuola e ancor di più su quello della sicurezza degli edifici scolastici. Stiamo parlando della sicurezza dei nostri bambini nelle scuole, luoghi sensibili che richiedono maggiori attenzioni e precauzioni. Presenteremo degli atti di sindacato ispettivo per verificare lo stato delle scuole di Imola”.
Duro anche Simone Carapia, consigliere di FdI: “Parliamo di un posto che dovrebbe essere tra i più sicuri della nostra città – attacca –. Qui, ogni giorno, centinaia di genitori affidano i loro figli. E proprio qui, invece, si è verificato l’ennesimo gravissimo episodio”.
Con una certezza: “Vogliamo sapere cos’è realmente successo visto che 96 ragazzi, più professori e bidelli, non sanno ancora cosa hanno inalato – sottolinea Carapia –. E’ giunta l’ora che le istituzioni scolastiche interessate, e chi governa il territorio, batta velocemente un colpo e si assuma le proprie responsabilità. Oggi pare essere andata bene, nonostante lo spavento, ma non vorremmo in futuro recriminare e piangere”.
Preoccupato anche il leghista Daniele Marchetti: “Questo edificio ospita quotidianamente i nostri ragazzi in un momento fondamentale per la loro istruzione – analizza –. Proprio perché questo è il secondo episodio significativo in pochi mesi, riteniamo necessario, senza creare allarmismi, che l’amministrazione comunale avvii immediatamente tutte le verifiche necessarie per eliminare ogni possibile rischio e garantire la massima sicurezza ai ragazzi e la serenità alle loro famiglie”.