FEDERICO TOMMASINI
Cronaca

Magico Adriatico. Quei luoghi del mare svelati dall’inverno

Un libro racconta la geografia dell’anima da Trieste a Otranto . Rimini e Riccione come tappe di un viaggio tra storia e nostalgia .

Un libro racconta la geografia dell’anima da Trieste a Otranto . Rimini e Riccione come tappe di un viaggio tra storia e nostalgia .

Un libro racconta la geografia dell’anima da Trieste a Otranto . Rimini e Riccione come tappe di un viaggio tra storia e nostalgia .

Con ‘Adriatico. Mare d’inverno’ inizia un viaggio tra le pagine di un libro, tra le mappe e la geografia di un mare. L’autrice è Cristina Colli, che presenterà il suo lavoro proprio venerdì alle 18 in Cineteca. Il racconto è quello dell’Adriatico e dei luoghi che affacciano sul mare, da Trieste fino ad Otranto, passando per Rimini e Riccione; il tutto attraverso una narrazione invernale dei luoghi. La penna che si è dedicata alla provincia riminese è quella di Francesco Benelli, professore universitario all’ateneo di Bologna e negli Usa.

Colli, come è partito tutto? "Da un bando del ministero del Turismo. L’idea era quella di raccontare l’Italia da un punto di vista diverso, non mainstream. Io poi ho pensato all’Adriatico".

In che modo ha lavorato al libro? "Ho voluto rovesciare la prospettiva temporale, analizzando i luoghi non da un punto di vista estivo, ma invernale, appunto il ‘Mare d’inverno’. La dorsale adriatica e le sue città nascondono delle parti che possono essere comprese soltanto se le si vive in inverno, scovando la loro vera poetica".

Vale anche per Rimini? "Certo. Basti pensare a Pier Vittoriio Tondelli che racconta Rimini e i suoi segreti su uno sfondo invernale che la mette veramente a nudo. Oppure Federico Fellini in Amarcord che utilizza la nebbia come elemento narrativo forte. L’inverno ci fa cogliere Rimini nel suo immaginario migliore".

Ha trovato delle analogie tra questi posti? "Ogni luogo che affaccia su questo mare è collegato. Ne sono una testimonianza tutte le storie fantastiche che si ripetono, nate proprio in queste terre. Il libro non deve essere affrontato come una lettura disgiunta, ma integrale perché i luoghi si trovano ad affacciare su un mare culla di civiltà, religioni e cibo. Quello che però accomuna di più è la volontà di ogni singolo luogo adriatico di alzare quel velo estivo, mostrando un’anima invernale e soprattutto la sua vera natura".

Chiudendo gli occhi e sfogliando le pagine si immagina di fare un lungo viaggio. "’Adriatico. Mare d’inverno’ non è un trattato di geografia ma una storia. Per capire l’Adriatico bisogna percorrere le sue strade, vedere i luoghi che disegnano e influenzano la sua antropologia e lo stile di vita. Un viaggio che parte da Trieste e arriva fino ad Otranto, sfiorando un mare immenso, anche a dispetto delle sue dimensioni reali".

Com’è diviso il libro? "E’ fatto di capitoli e di tracciati che attraversano il mare. Si parla di un mondo di superficie e di un altro sommerso. Ho ingaggiato più di trenta autori, persone con situazioni e visioni simili alle mie e ognuno di loro ha descritto un luogo diverso. Per Rimini e Riccione è stato Francesco Benelli a farlo. Si parla di esperienze e inviti per andare proprio a visitare quei luoghi".

Come viene descritta Rimini? "Attraverso una visione inedita, attraverso le sue peculiarità che emergono in inverno, senza quella vena pop dell’estate e del turismo di massa. Viene descritta la sua storia millenaria con l’Arco d’Augusto e il ponte di Tiberio. Proseguendo verso Riccione con le ex colonie e infine gli alberghi e le pensioni che dagli anni ’50 hanno iniziato ad essere i protagonisti".

Federico Tommasini