Il direttore generale del Circondario, Sergio Maccagnani, resterà al timone dell’ente di via Boccaccio fino a giugno 2029, quando scadrà l’attuale mandato amministrativo. Così ha deciso il presidente Marco Panieri, sindaco di Imola, d’intesa con il resto della Giunta composta dagli altri nove primi cittadini del territorio. A decorrere dal rinnovo dell’incarico, per Maccagnani è stato stabilito un trattamento economico fisso lordo annuo di 71.115 euro, uno accessorio in relazione agli obiettivi fino a un massimo di un ulteriore 35% e una clausola di adeguamento al futuro contratto collettivo nazionale di lavoro. Dopo aver svolto da giugno 2021 al dicembre 2022 il ruolo di temporary manager del Circondario, Maccagnani era stato nominato direttore generale dell’ente di via Boccaccio, per entrare effettivamente in carica il 1° gennaio 2023. La scorso estate, poco prima dell’insediamento della nuova Giunta dei dieci Comuni, il suo contratto era stato allungato fino a fine 2024 assieme a quello del comandante della polizia locale, Daniele Brighi.
"Una proroga tecnica, provvisoria, per garantire le funzioni dell’ente e non vincolante, non essendo ancora insediati gli organi di governo", dissero all’epoca da via Boccaccio, parlando appunto di "prosecuzione automatica prevista dal regolamento". Un passaggio reso possibile da un impegno di spesa assunto sempre in estate dal dirigente del personale, Daniele Campalto, per "evitare debiti fuori bilancio e che non precostituiscono né vincolano la decisione degli amministratori che si stanno per insediare", avevano sottolineato sempre dal Circondario. A differenza di quanto accaduto con Brighi, per il cui posto è stato aperto nelle scorse settimane un ‘avviso di mobilità’, Maccagnani ha ottenuto invece la conferma due mesi prima della naturale scadenza dell’incarico.