ENRICO AGNESSI
Cronaca

Lunetta Savino sul palco ‘La Madre’ pronta a chiudere la trilogia di Florian Zeller

Lo spettacolo andrà in scena con sei repliche, regia di Marcello Cotugno

Lo spettacolo andrà in scena con sei repliche, regia di Marcello Cotugno

Lo spettacolo andrà in scena con sei repliche, regia di Marcello Cotugno

Giro di boa per la stagione del teatro comunale Ebe Stignani con il quinto degli otto spettacoli in cartellone: è ‘La madre’ con Lunetta Savino, che chiude la trilogia dello sceneggiatore Florian Zeller, iniziata a Imola nel 2018 con l’indimenticabile ‘Il Padre’ con Alessandro Haber e Lucrezia Lante della Rovere e proseguita nella scorsa stagione con l’applauditissimo ‘Il figlio’ interpretato da Giulio Pranno affiancato da Cesare Bocci e Galatea Ranzi, entrambi diretti da Piero Maccarinelli.

In questo capitolo conclusivo della trilogia – che nel progetto di Zeller era il primo, anche se i testi non sono collegati se non dal tema della famiglia – la protagonista è Lunetta Savino, diretta da Marcello Cotugno.

Lo spettacolo andrà in scena con sei repliche: da domani a venerdì alle 21, sabato sia alle 15.30 sia alle 21, domenica alle 15.30.

La protagonista della vicenda è Anna che è sposata con Pierre ma sembra non provare più alcun sentimento per il marito. Il suo vero amore è il figlio Nicholas che convive con la fidanzata: da quando se n’è andato Anna è precipitata in un vortice di dolore e solitudine che l’ha portata ad assumere psicofarmaci i quali, assieme all’alcool, alterano il suo comportamento.

Con ‘La Madre’, Zeller indaga con estrema acutezza il tema dell’amore materno e le sue possibili derive patologiche. La partenza del figlio, ormai adulto, viene vissuta dalla donna come un vero e proprio tradimento, come abbandono del nido, a cui si aggiunge una decadenza dell’amore coniugale. Nella mente della madre si affastellano ora sequenze oniriche ora situazioni iperrealistiche che, alla fine, non sembrano essere né un vero sogno, né la banale realtà del presente, ma una vertigine ipnotica e crudele dalla quale risvegliarsi è impossibile. Ma la responsabilità della solitudine di Anna non sta forse nell’aver rinunciato alla vita? Abdicare ai sogni, alle speranze e ai desideri unicamente per dedicarsi al proprio unico figlio maschio su cui riversare frustrazioni, rimorsi e ideali d’amore non è forse un cammino che inclina pericolosamente verso la disperazione?

Prevendita attiva su Vivaticket. La biglietteria del teatro Stignani sarà aperta per l’acquisto dei biglietti anche questa mattina dalle 10 alle 12 e i giorni di spettacolo dalle 19 alle 21 per le recite serali e dalle 14 alle 15.30 per le recite pomeridiane.