L’ordinanza antidegrado. Carapia: "È inapplicabile"

Acque Minerali, il consigliere di Fratelli d’Italia contro il provvedimento: "Aree verdi pubbliche trascurate e prive di telecamere di sorveglianza".

L’ordinanza antidegrado. Carapia: "È inapplicabile"

L’ordinanza antidegrado. Carapia: "È inapplicabile"

Disco rosso di Fratelli d’Italia all’ordinanza del sindaco Marco Panieri che, sulla scorta dei vandalismi e degli episodi di degrado che hanno caratterizzato l’arrivo della bella stagione, ha vietato il consumo di alcolici e l’ingresso con bottiglie e bicchieri di vetro al parco delle Acque minerali. Il provvedimento, in vigore fino al 31 dicembre e dal quale sono esclusi i locali all’interno del parco (discoteca, bar Renzo e circolo Cacciari), ricalca quello che è stato già adottato in passato per la zona del centro intermedio e poi esteso progressivamente ad altri punti del centro storico.

"È la sua collaudata arma letale", ironizza il meloniano Simone Carapia. E aggiunge: "Purtroppo le aree verdi pubbliche trascurate, prive di telecamere di sorveglianza e di riqualificazione, diventano luoghi di grave degrado". Nelle parole di Carapia, l’ordinanza è "un provvedimento demagogico, perché la zona interessata è enorme, comprende aree isolate come il monte Castellaccio, l’area animali e anfratti e nascondigli ovunque. Pertanto è pressoché impossibile farla realmente rispettare".

E ancora: "Forse Panieri penserà di mandare la polizia locale in giro per il parco alla notte a controllare cosa contengono le bottiglie delle persone?", domanda Carapia. "Quella stessa polizia locale che – aggiunge il consigliere comunale di FdI – deve intervenire in nove comuni del circondario e che spesso con un’unica pattuglia deve correre da Castel del Rio a Medicina per rilevare un incidente? Non ci sono le forze per i servizi ordinari e adesso vorrebbe mandare gli agenti dentro il parco a controllare il contenuto delle bottiglie?".

Ecco perché, secondo Carapia, quello dell’ordinanza è da considerarsi "un provvedimento demagogico", mentre servirebbero "azioni efficaci a tutela degli avventori del parco e per la salvaguardia del bene pubblico. Fa già acqua – conclude l’esponente di FdI – l’ordinanza emessa per l’area di via Carducci che interessa di fatto una zona circoscritta di una fermata del bus. Figuriamoci un parco di migliaia di metri quadrati".