
L’opera di Sartelli ’Paglia e carta bruciata’ del 1973 tra quelle esposte al museo di San Domenico
Opere in mostra al san Domenico L’omaggio della città a Sartelli "Ha lasciato un segno profondo" Più di settanta opere esposte: dai precocissimi collage della seconda metà degli anni Cinquanta alle grandi sculture in corten, passando per le carte lavorate della sua ultima stagione. Verrà inaugurata venerdì 11 aprile alle 17 al museo San Domenico la grande mostra retrospettiva dedicata a Germano Sartelli in occasione del centenario della nascita. La mostra dal titolo ‘L’incanto della materia’, curata dal critico Claudio Spadoni, riassume l’intero percorso creativo dell’artista imolese. Sartelli ha attraversato dagli anni Cinquanta le diverse stagioni culturali di oltre mezzo secolo, da appartato, mai direttamente partecipe di gruppi e tendenze, lontano dai riflettori dei grandi centri, dedito piuttosto a una solitaria pratica quotidiana di oculati prelievi e rielaborazioni delle materie più diverse, di cose usurate dal tempo, di brani di natura come di reperti tecnologici. In mostra sarà possibile ripercorrere questo vasto repertorio di materiali ‘insoliti’: collage di foglie, frammenti di carta, stracci e ragnatele, cicche di sigaretta, paglie, oggetti fissati nella trasparenza del cellophane, del plexiglass o della vetroresina, ciocchi di legno, ‘alfabeti’ di vimini o fili di ferro, ‘paesaggi di terre o di polvere’, lamiere lavorate. Un campionario così eterogeneo da giustificare il riferimento fatto in passato ad alcune figure di valore internazionale come Burri e Dubuffet, ma con la precisazione che Sartelli aveva un modo tutto suo di ‘sentire’ ed elaborare i materiali. Non a caso, Sartelli ha conseguito alcuni riconoscimenti importanti, come il Premio per la scultura dal ministero della Pubblica istruzione nel 1962, oltre che l’invito a partecipare, nel 1964, alla XXXII Biennale di Venezia. Sartelli però non è stato solo un grande scultore, ma un uomo straordinario che ha creduto nell’arte come strumento di libertà ed espressione, portandola dagli anni Cinquanta anche all’interno dell’ospedale psichiatrico Lolli, con un progetto di arteterapia all’avanguardia a livello nazionale.
"Con questa mostra intendiamo rendere omaggio a un artista che ha lasciato un segno profondo nella nostra città", commenta l’assessore alla Cultura, Giacomo Gambi. "La figura di Sartelli rappresenta per questo territorio una vera e propria gemma, isolata e preziosa, un poeta della materia capace di scandagliarne la natura pulsante e di restituirne le occulte geografie in forma d’arte", aggiunge il direttore di Imola Musei, Diego Galizzi. La mostra sarà visitabile fino al 13 luglio con i seguenti orari di apertura: venerdì 15-19; sabato e domenica 10-13, 15-19. Apertura con orario festivo (10-13, 15-19) a Pasqua, Pasquetta, 25 aprile e 1° maggio. Biglietti: intero 4 euro, ridotto 3 euro (il biglietto comprende l’accesso alle collezioni del Museo San Domenico). Ingresso gratuito fino ai 14 anni e per le scolaresche.