GABRIELE TASSI
Cronaca

Liberazione, messaggio senza tempo: "Odio in rete e disinformazione. I nuovi nemici della democrazia"

Piazza piena per il 25 aprile: corone ai caduti, iniziative con le scuole e spazio anche alla musica. Il sindaco Panieri: "Oggi è la festa di chi non si arrende al cinismo, all’indifferenza e alla paura".

Piazza piena per il 25 aprile: corone ai caduti, iniziative con le scuole e spazio anche alla musica. Il sindaco Panieri: "Oggi è la festa di chi non si arrende al cinismo, all’indifferenza e alla paura".

Piazza piena per il 25 aprile: corone ai caduti, iniziative con le scuole e spazio anche alla musica. Il sindaco Panieri: "Oggi è la festa di chi non si arrende al cinismo, all’indifferenza e alla paura".

Il messaggio del 25 aprile. Allora come oggi "ci dice che la libertà non è mai scontata". Ottant’anni fa il pericolo "aveva il volto della dittatura", oggi "si manifesta sotto forme più subdole: odio in rete, negazionismo, disinformazione, disimpegno". I valori della Liberazione riecheggiano in una piazza piena e nelle parole del sindaco Panieri, oggi ancora attuali e incorniciati da un’intera giornata dedicata alla memoria. Una giornata in cui il primo cittadino ha voluto ricordare la partigiana ’Gina’, Virginia Manaresi, recentemente scomparsa, oltre a Papa Francesco, entrambi – a loro modo – portatori dei valori della Liberazione.

In particolare "Gina ha raccontato a generazioni di giovani il valore della libertà – ha aggiunto il sindaco –, ci ha ricordato che resistere significa non accettare l’ingiustizia come destino. La memoria può essere uno strumento di cittadinanza attiva, capace di parlare ancora ai giovani". Panieri ha voluto inoltre ricordare il Pontefice appena scomparso che "con il suo magistero ha incarnato i valori profondamente legati al 25 aprile: la dignità per ogni persona, la pace come orizzonte, l’attenzione agli ultimi, ai poveri, agli emarginati". In un "messaggio universale, rivolto a credenti e non credenti".

Per questo, chiude Panieri "il 25 aprile non è una festa di parte, ma di tutti coloro che credono nella democrazia, di chi ha a cuore il futuro delle nuove generazioni, di chi non si arrende al cinismo, all’indifferenza, alla paura. La Memoria va coltivata come atto di responsabilità collettiva. Viva Imola sempre antifascista".

Una giornata lunga e sentita, che ha visto come prima tappa nella sede dell’Anpi, con la deposizione di una corona al monumento a ricordo dei perseguitati, degli uccisi e dei fucilati, tra i quali Alessandro Bianconcini, antifascista e combattente di Spagna che ha dato il suo nome alla 36° Brigata Garibaldi. Corona ai caduti deposta poco dopo anche alla Rocca Sforzesca.

Lunghissimo il corteo corteo per Piazza Gramsci, con il passaggio alle Pietre di Inciampo dedicate ai deportati politici Cleo Ricchi e Sante Noferini poste in via Giovanni da Imola e la performance della classe 5H del Liceo Linguistico ‘Alessandro da Imola’, curato dalla prof Beatrice Carletti, nell’ambito del progetto ‘Quando un posto diventa un luogo’.

In piazza Matteotti, dopo il concerto della Banda Musicale Città di Imola, si è svolta la celebrazione ufficiale, con gli interventi di Panieri e Salieri e una performance a cura della Fondazione Accademia Internazionale di Imola ‘Incontri con il Maestro’ nell’ambito del progetto ‘Quando un posto diventa un luogo’. Al termine è stata posata una corona nell’androne del Comune alla lapide dei caduti in guerra, poi è partito il corteo diretto al Monumento al Partigiano in piazzale Leonardo da Vinci presso cui è stata deposta un’altra corona. Qui si è tenuta anche una performance a cura degli studenti delle terze della Scuola Secondaria di Primo Grado ‘L. Orsini’ con la professoressa Paola Vacchi, nell’ambito del progetto ‘Quando un posto diventa un luogo’.

Ha chiuso il programma l’iniziativa ‘Concerti, persone e parole antifasciste’: concerti, interventi e attività a cura di Papaveri in collaborazione con l’Anpi e tante associazioni imolesi, con spazi e attività anche per le famiglie

g. t.