Non posso far altro che applaudire a quella proficua comunione d’intenti capace di riportare in città lo spettacolo del campionato del mondo Superbike. È, per quanto mi riguarda, della notizia più positiva del calendario 2023 dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari. Ma io sono di parte con quelle pulsazioni di passione che battono forte per le due ruote motorizzate. La Superbike è, dati alla mano, la naturale prosecuzione di quella 200 Miglia che ha contribuito ad emozionare, come me, intere generazioni di imolesi. E parlare di queste due corse significa anche, con buona pace del tempo che scorre, raccontare di uno dei più grandi patrimoni della Motorvalley: la Ducati. La Rossa di Borgo Panigale che guarda tutti dall’alto in MotoGp, con il titolo iridato dello scorso anno di Pecco Bagnaia, e in Superbike grazie ad Alvaro Bautista. La storia della casa costruttrice felsinea, a cominciare dalla vittoria di Paul Smart nella 200 Miglia del 1972, interseca a più riprese quella del nostro circuito. La fotografia più genuina del trionfo di due eccellenze che vantano un posto nella leggenda e nel mito. La Superbike, poi, è da sempre un contenitore capace di regalare sfide aperte e combattute. Una miscela di adrenalina, competitività, agonismo e divertimento in grado di mandare in visibilio il pubblico. Ecco, ora mi aspetto il doveroso bagno di folla. Lo meritano Imola e gli imolesi per quella che sarà un’inedita istantanea iridata da piena estate da aggiungere nell’album dei ricordi. Stavolta, per me, niente paddock. Mi gusterò lo spettacolo in un prato della pista, come ai vecchi tempi. Un fazzoletto di verde nel quale potrò, per qualche istante, ritornare semplicemente bambino. *Direttore 200 Miglia Revival
CronacaLe emozioni rosso Ducati