di Mattia Grandi
Da un lato il timore per i rialzi dei contagi sul suolo nazionale e lo spettro della variante Omicron che aleggia sul mondo. Dall’altro il decreto legge che introduce il super Green pass e gli auspici legati alla terza dose vaccinale. In mezzo, le festività natalizie alle porte e la necessità assoluta di tutelare commercio, negozi, bar, ristoranti, imprese ed attività. In quattro parole, salvare la nostra economia.
E’ un coro unanime quello che accomuna le riflessioni delle principali associazioni di categoria: "L’introduzione del super Green pass è la strategia più praticabile per limitare il rischio di ostacolare di nuovo l’economia e le piccole e medie imprese – commenta Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato Bologna Metropolitana –, specialmente quelle del comparto alimentare e della ristorazione durante le feste natalizie". E ancora: "Una misura che nella vita delle imprese non avrà un particolare impatto, poiché tutte si sono adeguate al rispetto delle normative con responsabilità – continua –. Pandemia ancora temibile e tempi lunghi per completare la terza dose. È prioritario, quindi, scongiurare l’impatto negativo che le eventuali restrizioni potranno avere sulla ripresa economica in un momento così importante per i consumi".
Per Luca Palladino, presidente di Cna Imola, "il provvedimento che porterà all’entrata in vigore del nuovo Green pass rinforzato non deve risultare come un’ulteriore forma di limitazione delle nostre libertà – specifica –. Va interpretato come una risorsa supplementare di tutela dinanzi alla diffusione del Coronavirus". Una freccia in più nella faretra da scagliare contro le criticità. Sanitarie ed economiche. "È fondamentale attuare tutti gli sforzi necessari per garantire la salute delle persone e, al contempo, scongiurare eventuali chiusure e restrizioni che andrebbero a infliggere un duro colpo alle nostre imprese già provate – prosegue –. Siamo favorevoli ad alcune modifiche introdotte nel decreto che semplificano la gestione del Green pass all’interno dei luoghi di lavoro. Auspichiamo che vengano perfezionate le norme sul controllo del certificato da parte degli esercenti che non possono sostituirsi alla funzione dei pubblici ufficiali".
Settimane di grande incertezza anche per gli esercenti del centro storico di Imola che dalla full immersion natalizia attendono quella boccata di ossigeno per tenere in linea di galleggiamento un’annata dalle casse altalenanti: "Favorevoli all’introduzione del super Green pass e alla terza dose vaccinale – puntualizza Sabina Quarantini, presidente della Confesercenti del territorio imolese –. L’auspicio è quello di spingere ancora di più la campagna di immunizzazione, uno dei pochi appigli per evitare chiusure e futuro cupo". In un quadro tutt’altro che sereno. "Scacciare con ogni mezzo l’incubo di nuove chiusure devastanti in un contesto di fiducia dei consumatori di certo non al massimo – analizza la Quarantini – Incertezze, timori per il possibile arrivo della quarta ondata e criticità nel reperimento di merci e materie prime". Tenendo a mente le buone abitudini: "Utilizzare mascherina e massima attenzione al distanziamento – conclude –. Le attività del centro storico e i piccoli negozi, con le loro dimensioni contenute, sono sinonimo di maggiore sicurezza".
Pollice in alto per il super Green pass anche da parte di Danilo Galassi, al vertice di Confcommercio Ascom Imola: "La soluzione migliore per salvare la continuità lavorativa dei commercianti e delle strutture ricettive – osserva –. Un intervento perfino tardivo, a mio avviso, visto che siamo già a ridosso del periodo festivo. Deve prevalere sempre il buon senso e gli imolesi da questo punto di vista hanno dato prova di massima responsabilità".