MATTIA GRANDI
Cronaca

L’abbraccio di Mosciatti: "Dolore per il pontefice. A Pasqua ci ha lasciato il suo grande messaggio"

Il vescovo consola i fedeli in cattedrale, in tantissimi alla recita del rosario "Il Signore non manca mai di sostenerci e di portarci conforto. Francesco ce lo ha ricordato con forza nelle sue ultime ore di vita terrena" .

Il vescovo consola i fedeli in cattedrale, in tantissimi alla recita del rosario "Il Signore non manca mai di sostenerci e di portarci conforto. Francesco ce lo ha ricordato con forza nelle sue ultime ore di vita terrena" .

Il vescovo consola i fedeli in cattedrale, in tantissimi alla recita del rosario "Il Signore non manca mai di sostenerci e di portarci conforto. Francesco ce lo ha ricordato con forza nelle sue ultime ore di vita terrena" .

Il Signore non manca mai di sostenerci e di confortarci con la sua presenza attraverso quei segni che ci indicano che Egli è vivo. E così pur dentro la profonda tristezza ed il dolore per la morte del nostro carissimo Papa Francesco siamo certi che il Signore è vivo e cammina con noi. È proprio questo annuncio che papa Francesco ci ha lasciato appena ieri nel grande giorno di Pasqua, quasi come congedandosi a tutta la Chiesa.

Ne è convinto il vescovo di Imola, Giovanni Mosciatti, che ieri sera, in San Cassiano, ha guidato il momento di preghiera in memoria del pontefice scomparso all’inizio della scorsa mattina. Una folla commossa ha preso parte nella serata di ieri alla recita del rosario in suffragio del papa. Persone di ogni età, anche intere famiglie e giovanissimi, che si sono date appuntamento in duomo per rendere omaggio con la preghiera al pontefice argentino scomparso poche ore prima: "Un brusco risveglio in quella che doveva essere una giornata di festa – ha sussurrato una donna prima di varcare la porta della chiesa –. Ancora non ci credo, mancherà a tutti".

L’emozione è tanta: "E’ rimasto a fianco dei fedeli fino all’ultimo nonostante quella malattia che lo aveva così pesantemente debilitato – ha detto con gli occhi lucidi il 24enne Luca –. Perdiamo un riferimento prezioso ma i suoi insegnamenti, soprattutto nel tendere la mano a poveri e bisognosi, non verranno mai dimenticati".

Un silenzio surreale all’interno della cattedrale. Una parentesi di devoto raccoglimento rotta soltanto dalle prime preghiere del rosario guidato dal vescovo Giovanni che, fin dalla metà della mattinata aveva invitato i fedeli della diocesi alla preghiera. "Sorelle e fratelli, specialmente voi che siete nel dolore e nell’angoscia, il vostro grido silenzioso è stato ascoltato, le vostre lacrime sono state raccolte, nemmeno una è andata perduta – ha detto il vescovo Mosciatti –. Nella passione e nella morte di Gesù, Dio ha preso su di sé tutto il male del mondo e con la sua infinita misericordia l’ha sconfitto: ha sradicato l’orgoglio diabolico che avvelena il cuore dell’uomo e semina ovunque violenza e corruzione. L’Agnello di Dio ha vinto! Per questo oggi esclamiamo: “Cristo, mia speranza, è risorto!“. Desideriamo affidare al Signore la nostra preghiera perché la certezza della presenza di Cristo risorto ci faccia camminare nella speranza".

Parole condivise dai tanti fedeli che hanno voluto mandare il loro abbraccio a distanza all’amato papa Francesco che, con grande coraggio e forza d’animo, e rimasto alla guida della Chiesa fino all’ultimo.

"È stato un uomo straordinario – conclude Luisa, giovane imolese che ieri sera non ha voluto mancare al momento di preghiera –. Ci ha fatto capire quanto sia fondamentale lavorare assieme per la pace e per un mondo più equo e giusto".