La rete ciclabile si allarga. Arrivano nuovi percorsi. Il nodo è la manutenzione

Il Comune è al lavoro per collegare le grandi aziende nell’area nord. Si candida a un bando regionale: il costo del progetto è di 850mila euro.

La rete ciclabile si allarga. Arrivano nuovi percorsi. Il nodo è la manutenzione

La rete di piste ciclabili misura circa 100 chilometri

Sono ormai un centinaio i chilometri di piste ciclabili presenti in città. Il problema più grosso, viste le dimensioni della rete destinata a chi viaggia sui pedali, è ovviamente la manutenzione. Molti tratti avrebbero infatti bisogno di interventi più rapidi e incisivi: ma da un lato le limitate risorse a disposizione del Comune, dall’altro i ritardi che spesso caratterizzano i lavori pubblici, rendono il compito arduo. I cittadini però chiedono a gran voce un servizio più efficiente. E vanno ascoltati.

Ciclovia del santerno. In questo contesto, un capitolo a parte merita la ciclovia del Santerno. Inaugurata nel 2022 per collegare Mordano a Castel del Rio attraversando appunto Imola, l’opera è stata compromessa dalle alluvioni. E in particolare quella di maggio 2023, che l’ha resa di fatto inutilizzabile pochi mesi dopo il taglio del nastro. A inizio estate è stato appaltato il servizio di progettazione per la messa in sicurezza e il ripristino dell’opera. Il piano di rilancio, secondo la tabella di marcia stilata nelle scorse settimane dalla Giunta dei dieci Comuni, dovrà essere pronto entro la fine del 2024. Sul tavolo ci sono due milioni di euro (500mila euro in meno di quanto è costata la ciclovia nella sua interezza) stanziati dal commissario alla ricostruzione post-alluvione, Francesco Paolo Figliuolo. L’obiettivo indicato dal sindaco Marco Panieri, presidente del Circondario, è quello di affidare i lavori all’inizio del prossimo anno per poi inaugurare l’opera a settembre 2025. Dal rilancio dell’opera, e da una sua efficiente manutenzione, passa il futuro della mobilità ciclabile in città e nel circondario.

Bike lane. L’altro grande punto interrogativo è rappresentato dalle cosiddette ‘bike lane’. Spuntate in particolar modo nella zona industriale della città grazie a un finanziamento regionale, le ‘corsie ciclabili’ disegnate sull’asfalto e non separate dal resto della carreggiata rischiano di essere messe al bando dal nuovo Codice della strada voluto dal ministro Matteo Salvini. Come andrà a finire?

Il nuovo progetto. In mezzo ai citati problemi di manutenzione e incertezze sul futuro, si continua a lavorare per ampliare la rete ciclabile cittadina. In particolare, il Comune è ormai da tempo impegnato nell’estenderla a ridosso dei grandi stabilimenti produttivi a Nord del centro abitato, così come richiesto dalle principali aziende imolesi. L’ultima novità in questo senso è rappresentata da un progetto che il Comune è pronto a candidare a un bando regionale in grado di garantire al Municipio l’80 per cento degli 850mila euro previsti per dare forma al primo stralcio dell’intervento. Previsto il prolungamento (in sede propria) della pista ciclabile realizzata in via I° Maggio dall’altezza di via Sabbatani fino alla rotonda all’incrocio con via Lasie. Qui verrebbe realizzato un ulteriore tratto di ciclabile, sempre in sede propria, sulla via Gambellara. A quel punto, l’idea è di mettere in sicurezza sia l’incrocio tra via Gambellara e via Molino Rosso (con l’inserimento di una rotatoria) che il superamento del cavalcavia dell’Autostrada. Infine, si pensa di costruire un’altra ciclabile in sede propria fino a raccordarsi con quella prevista fino alla via Bicocca.