di Enrico Agnessi
Si è chiusa con un incidente che avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori la due giorni di maltempo che si è abbattuta anche su Imola e circondario. Nel cortile della scuola primaria Carducci è infatti caduto un grosso albero: un pino piuttosto alto che, a quanto pare, era piegato da tempo. L’episodio, accaduto giovedì pomeriggio, è stato denunciato ieri dall’ex consigliera comunale Marinella Vella, che nonostante abbia lasciato da tempo l’Aula di piazza Matteotti fa ancora parte della lista civica Cappello.
"Solo il caso ha voluto che l’albero non sia caduto nei giorni scorsi durante la ricreazione pomeridiana in cui le classi giocano all’aperto – fa notare l’esponente di opposizione –. C’è da chiedersi come mai nella nostra città non venga effettuato un controllo preventivo sistematico degli alberi del verde pubblico, a partire dai cortili delle scuole e dai parchi giochi dei bambini. Questo compito toccherebbe ad Area Blu, braccio esecutivo del Comune, che pare invece impegnata soprattutto a fare multe".
In poche parole, secondo Vella, "la disgrazia è stata fortunatamente solo sfiorata". Ma "non è la prima volta che accade", protesta la civica. E rilancia: "Cosa si aspetta a intervenire? Auspichiamo che il Comune si svegli, e si adoperi al più presto per evitare che si verifichino altre situazioni simili che potrebbero sfociare in vere e proprie tragedie".
Ma gli strascichi del maltempo, quello degli ultimi due giorni ma anche le alluvioni di due settimane fa e dello scorso anno, tengono banco pure nelle file del centrodestra. Il consigliere comunale e regionale della Lega, Daniele Marchetti, torna a puntare il dito contro la Giunta che fu del presidente Stefano Bonaccini. E che oggi viene retta dalla facente funzioni, Irene Priolo. "I Governi che si sono succeduti negli ultimi anni hanno stanziato per l’Emilia-Romagna 600 milioni per la prevenzione dal rischio idrogeologico, ma la Regione fugge dalle proprie responsabilità – protesta Marchetti –. Davanti alla nostra richiesta di accesso agli atti per verificare come siano stati utilizzati quei fondi, ha deciso di prendere tempo annunciando che risponderà solo entro il 30 dicembre. Una vergogna".
Tornando all’attualità, con la situazione di allerta che nel circondario è rientrata già nella prima parte della giornata di ieri, da registrare una piccola buona notizia per quei nuclei familiari sfollati dalla propria abitazione dopo l’alluvione dello scorso 17 settembre e che hanno provveduto autonomamente in via temporanea alla propria sistemazione abitativa alternativa. È stata infatti emanata la direttiva che ha attivato il Contributo per l’autonoma sistemazione (Cas) anche per loro. Le domande devono essere trasmesse al proprio Comune di riferimento entro e non oltre il 31 ottobre con le seguenti modalità: consegna a mano agli uffici Urp del proprio Comune; raccomandata a/r (in tal caso fa fede, ai fini del rispetto del suddetto termine, la data risultante dal timbro dell’ufficio postale accettante); via mail all’indirizzo Pec dell’amministrazione comunale.